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Serial&Co(cci)/Game Of Thrones Recap/Oathkeeper

Game-Thrones-S4-Oathkeeper-White-Walker-KingChe cos’è?
Un dramma enorme: un paese nella confusione più totale, manco fosse l’Italia nella notte della finale tra Napoli e Fiorentina  gli unici uomini in grado a riportarli all’ordine sono in un altro universo parallelo: Frank Underwood e Genny ‘a carogna.

Cosa è successo?
APPRODO DEL RE
Bronn e Jaime continuano a giocare a eguagliare la maestria della Vezzali. Il mercenario lo convince ad andare a trovare Tyrion in galera, intenerendolo con la cara e vecchia storia del processo subito al Nido dell’Aquila, quando il nano voleva Jaime come campione. Segue quindi un bel dialogo tra i due fratelli, “gli sterminatori di re”. La chiacchierata non fa muovere di un passo i personaggi ma è l’inizio di una sequenza di scene in cui Jaime esce dal cono d’ombra di ciò che è detto di lui e diventa qualcosa di più vicino a ciò che il ragazzo vorrebbe essere. Jaime non può far fuggire il fratello, ma intanto salva Pod e soprattutto, nella seconda scena più toccante di tutto l’episodio, chiede a Brienne di partire alla ricerca di Sansa per tener fede al giuramento fatto a Catelyn Stark. Jaime dà alla lady guerriera la spada che Tywin ha forgiato con l’acciaio di Valyria degli Stark. Quella spada Brienne la chiamerà “Giuramento”, nel momento più vicino a una confessione d’amore che la donna vivrà in vita sua.
E Sansa? È con Ditocorto. L’uomo rivela di essere stato coinvolto nelle trame contro Joffrey per due motivi: perché essendo sempre stato un buon alleato dei Lannister, lui era un uomo senza movente ed è difficile fermare un uomo senza movente, ma poi lui i motivi li aveva: la crudeltà e l’imprevedibilità del giovane sovrano lo rendeva un alleato non grato a Ditocorto che preferisce degli amici più prevedibili. Più tardi nell’episodio, Lord Baelish sarà al centro di un’altra rivelazione. Più Sansa si allontana da Approdo del Re, più sembra in grado di vederne le trame e gli intrighi.
In una lunga sequenza rivelatoria, nel solito patio con Margaery e Lady Oleanna, la nonna rivela alla nipote – nello stesso punto dove una settimana prima aveva zittito la ragazza perché c’erano occhi e orecchi in ogni angolo – di aver tramato lei per uccidere Joffrey, per non lasciarla nelle mani di quel mostro. Poi le consiglia di allungare le sue dita sul giovane Tommen, senz’altro più malleabile di Joffrey. Oleanna racconta di quando ha scopato fino a non fare nemmeno camminare il futuro marito un tempo promesso alla sorella. Bella zoccola.
Quando c’è del vino c’è Cersei. Arriva Jaime. Lui la saluta freddamente. Lei gli chiede di Catelyn Stark. Per un momento sembra che dubiti del fratello. Che sia stato lui a tramare contro il figlio? È la seconda volta nello stesso episodio che chiedono a Jaime se sarebbe capace di un atto tanto aberrante. Prima Tyrion gli ha chiesto se ucciderebbe il suo stesso fratello. Forse Cersei dubita perché Jaime ha fatto visita a Tyrion. L’uomo perora la causa del nano ma la donna è irremovibile. Alla fine è Cersei a salutare freddamente il capitano delle guardie ordinandogli di aumentare la scorta a Tommen durante la notte.
A dimostrazione che cuore di mamma vede lungo, malgrado le guardie Margaery riesce a sgattaiolare nella stanza di Tommen, ma per fortuna non applica “alla lettera” i consigli della nonna. Si limita a un bacio sulla fronte e a parlare di gatti. Fortunatamente non fa vedere la sua di gatta. Questa scena di Margaery ci ricorda quando si interessò della balestra di Joffrey, anche qui senza fraintendimenti o metafore. I personaggi sembrano girare intorno e percorrere strade già viste.

MEEREEN
Alla vigilia della battaglia Missandei impartisce lezioni di inglese a Verme Grigio. I due si raccontano come sono stati presi e resi schiavi. Secondo me Verme Grigio percepisce una vibrazione nella Forza, sa che Missandei e la sua lingua avrebbero un utilizzo ben più piacevole da offrire ma purtroppo il ragazzo è letteralmente senza palle. Dany li interrompe proprio mentre i due dicono “Kill the masters”. Che sotto sotto stia passando il concetto che forse hanno sostituito molti padroni con una padrona?
Verme Grigio entra a Meereem e arma i ribelli. “Un giorno di libertà ne vale mille da schiavo” e menate simili, manco fossimo a Pontida. Nei vicoli di Meereem i graffitari si danno da fare. Un padrone è ucciso ai piedi di una scritta su un muro:  “Kill the masters”. Dany decide di uccidere tanti padroni quanti i bambini crocifissi lungo la strada. “I will answer injustice with justice”. Cosi risponde a Selmy che chiedeva pietà. Io provo pietà solo per Verme Grigio che non sa cosa fare con MIssandei.

BARRIERA
Jon Snow si esercita con le reclute e vediamo Locke, l’uomo di Bolton. Slynt suggerisce di mandare Snow al castello di Craster. Lui è furbo e ha capito quale potrebbe essere il modo di liberarsi di Snow. Locke intanto cerca di carpire delle notizie a Jon circa dove siano Bran e Rickon. Non solo, ma Sam e Jon capiscono che nel suo tragitto Bran porrebbe finire al castello di Craster. Arriviamo qui, diventato un antro del terrore. Karl ribadisce il suo dominio sul branco, minacciando e umiliando Rast. Mentre assistiamo al dialogo, alle spalle di Karl c’è uno stupro, e poco prima Rast dà un bacio lascivo a una schiena nuda e sporca.
Il pomeriggio è ravvivato dalla cattura di Bran, Meera e Jojen, proprio come aveva immaginato Sam. I tre non sono finiti in buone mani, anzi, la cosa peggior è che sono costretti a confessare chi è Bran.
Il colpo di scena finale è quando vediamo i White Walkers riuniti in una specie di Stonehenge dei ghiacci. Qui uno di loro porta l’ultimo figlio di Craster che il re dei White Walkers trasforma con un semplice tocco di unghia in un altro occhi blu.

Come è stato?
Un altro episodio preparatorio. Mi sembra oltretutto notare una voglia di ordinare e raccogliere le storia, un’esigenza di semplicità in cui il divampare improvviso di trame e sottotrame aveva costituito un elemento importante. Del resto, le morti dei personaggi fioccano, forse sono un po’ a corto.
Da due stagioni i momenti migliori sono tra Brienne e Jaime ed è un peccato che in Oathkeeper siamo all’addio. Del resto il titolo si riferisce al nome che la lady guerriera dà alla spada di acciaio di Valyria che lo Sterminatore di re le regala per andare a cercare le sorelle Stark. Giuramento è quello che i due hanno fatto a Catelyn Stark di riportarle Arya e Sansa. Ora che lei è morta Jaime vuole quanto meno che siano al sicuro. Anche se non si capisce bene dove potrebbero trovare pace e sicurezza in un mondo che va a pezzi. Dopo il violento accoppiamento con Cersei ai piedi della tomba del figlio, Jaime completa il suo passaggio dal lato oscuro alla piena luce della Forza. Il comandante delle guardie reali dà una spada e un’armatura alla lady per cercare Sansa. In quel “Lo farò per te” pronunciato da Brienne non ci vedo amore ma l’impegno a mantenere il giuramento di Jaime, a suggellare quasi la nascita finalmente di un cavaliere. Poi Jaime le regala anche Pod, salvando il ragazzo da morte certa come ha spiegato Tyrion in Breaker of chains.  Quando Pod chiama Brienne “Ser” capisci che la donna è l’unico vero cavaliere della serie e i due attori sono bravissimi come sempre.
Aldilà di una storia un po’ noiosa – la marcia di conquista e le frasi più o meno da epica omeriana che spara Daenerys – sembra maturare qualcosa alle porte di Meereen. Gli uomini e le donne appena liberate hanno mano a mano una nuova coscienza di se stessi e del loro destino. La lezione di inglese tra Missandei e Verme Grigio sfocia nei racconti delle tristi esperienze di schiavi, dando profondità alla battaglia di Dany, ma anche a ricordare che lei è un padrone ormai. La regina prende Meereen e la conquista è molto più bella nel libro in cui Martin fa vivere maggiormente l’incertezza delle sorti della battaglia e del destino di Jorah e Verme Grigio, ma è impressionante la scena nazistoide in cui la khaleesi guarda la sua conquista dalla piramide di Meereen con un drappo nero con il simbolo Targeryen che sventola sull’arpia simbolo della città.

dany flag
A Craster’s Keep c’è l’orrore puro: stupri, libagioni, violenza. Piano piano la storyline oltre la Barriera diventa intrigante: Jon Snow e Bolton si avvicinano a Bran: che finisca nelle mani di Stannis? Che succede ora con Bran prigioniero di Karl e Jon Snow diretto al castello di Craster? Ancora una volta Jon Snow non sa nulla.
Lo psicopatico Karl è Burn Gorman visto ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno e pregusto già il confronto tra Locke e Karl.
Mentre ci stiamo domandando dove possa finire l’orrore di cui sono capaci gli uomini, tra i ghiacci eterni nel nord di Westeros 13 white walkers vestiti di nero con il Night’s King accolgono nella loro comunità un nuovo arrivato. “Blue Eyes/Baby’s got blue eyes/Like a deep blue sea/On a deep blue day…

La battuta
A man with no motive is a man no one suspects (Ditocorto)
I fratelli sterminatori di re, ti piace? (Tyrion)
Always Unsullied, Before Unsullied nothing (Verme Grigio)

One thought on “Serial&Co(cci)/Game Of Thrones Recap/Oathkeeper Lascia un commento

  1. Ditocorto è forse il più gran spaccaculi della serie. Genio del male come pochi, è una goduria scoprire le sue mosse diaboliche poco a poco.

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