Visioni (di molto) successive-Killer Matthew
Strano questo Killer Joe. L’oggetto è spiazzante: Chis è un giovane spacciatore vuole uccidere la madre per intascare i soldi dell’assicurazione. Chiede aiuto al padre, Ansel, ex marito della donna che ora convive con un altro uomo. Sala in barca anche l’altra figlia, Dottie e la nuova donna di Ansel, Sharla. Per uccidere la donna, ingaggiano Joe, poliziotto che arrotonda con gli omicidi. Il gruppo non ha i soldi per pagare Joe che in cambio chiede a Chris e Ansel Dottie.
I protagonisti sono disponibili a una bassezza morale che tocca continuamente nuovi bassi. E se Ansel, Chris, Dottie e Sharla sono pressocchè incapaci ad agire, il killer Joe è probabilmente il più spietato e malato, ma in questo caso disposto a tutto.
Il ruolo del killer è pivotale: da impiegat odiviene carnebwfiche, prende prigioniera la famiglia pretendendo prima la caparra e poi il pagamento per il suo lavoro.
I meriti di Friedkin, il regista, sono: il film scorre veloce e indolore intorno a un paio di scene clamorose per la loro perversa violenza: il malato corteggiamento tra Joe e Dottie, la scena al Luna Park abbandonato (desolata essenza dell’abbandono), lo showdown finale.
Altro merito è lo sdoganamento di un attore che fino ad allora – ad eccezione di un paio di bei film a inizio carriera – si era linitato al ruolo del seduttore in commedie romantiche. Matthew McConaughey nei panni di Joe è al suo primo ruolo vero da anni: pazzo, delirante, con una voce acuta e stridola che ha stupito soprattutto me che ero in quel momento in pieno trip True Detective. Se vi capita, fermatevi sulle differenza della voce tra Joe e Rust Cohle. In quella differenza, in quello spazio alberga un attore vero.
LA BATTUTA
A te piace il Texas? Tutti ne parlano come se fosse un grande posto, una meraviglia, ma è solo un mucchio di campagnoli cafoni che hanno troppo spazio per andarsene a spasso.
**** La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti può capitare
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Decisamente uno strano film, con alcune scene di una violenza che disturba veramente (quella della coscia di pollo è malata come poche ne ho viste in vita mia), personaggi senza morale capisaldi e un finale che lascia interdetti. Non proprio per tutti, eh.
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Conplimenti per il tuo avatar. E sono d’accordo, la scena della coscia di pollo è davvero incredibile
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