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Visioni (di molto) successive/Valhalla Rising/I vichinghi scoprono l’America: ‘fanculo Cristoforo Colombo

valhalla-risingFenomenologia della violenza ovvero Superman arriva negli States ma non è trendy come Henry Cavill, ha un occhio solo e non spiccica parola, ammazza un gruppo di crociati che hanno svoltato a destra invece che a sinistra (fenomenologia dell’Opus day) e si sono ritrovati in mezzo agli indiani invece che tra gli arabi.

Refn mette insieme un film selvaggio come la natura che circonda e spietato come il suo protagonista. La violenza sullo schermo è indicibile e non vi sono tabù a ciò che il regista danese è disposto a mostrare sullo schermo.

La ricetta è un po’ pesante, per una certa maniera ripetitiva di fotografare l’azione, un’estatica autocontemplazione forse fine a se stessa, e atmosfere rarefatte, rallentate, poi all’improvviso sangue e ferro, grandi scene esclusivamente musicali Ma confesso che non è possibile staccare gli occhi dai personaggi e aggrapparsi alle poche parole che pronunciano.

messafinita****½ Fa un po’ di tutto, anche se tutto quello che fa è bello ma inutile, un po’ come la matematica pura: magari non serve, ma è sublime.

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