Il classificone del 2011 (primo dell’era post-Inception, a sette mesi e tre settimane da The Dark Knight Rises)
- The Tree of life – Cocci-quote: Dopo The tree of life non guarderete più un albero, un giardino, una tenda, ma anche il balletto delle stelle nel cielo con gli stessi occhi. Nessuno potrà più raccontare il diventare uomo, tra piccoli gesti di ribellione e grandi prese di coscienza, come ha fatto Malick.
- Melancholia – Cocci-quote: Melancholia è proprio come la vita: vacua, emozionante, cattiva, familiare, calda, noiosa, simbolica e piena di simbolismi ma al tempo stesso priva di significato.
- Drive – Cocci-quote: Drive non è un action movie, nascondendosi tra le braccia di un montaggio frenetico ma, al contrario, in una ricerca spasmodica dell’inquadratura perfetta, in un’esigenza formale specchio di un rigore nella ricerca della bellezza in sè che sfiora quella della verità. Perché la forma è contenuto, la verità bellezza e la bellezza è verità. Prima di vedere Drive non vi serve altro.
- Il cigno nero – Cocci-quote: Black swan è un capolavoro basico. Ispirato da Il lago dei cigni, l’autore e regista di The Wrestler mette in scena un’opera su più livelli, quasi un Inception completamente analogico che parla di paranoia, sesso, ambizione, estasi, delirio, sogno.
- Warrior – Cocci-quote: Quando è apparso maestosamente il titolo, dopo un breve prologo in cui un Tom Hardy che struscia ogni parola incontra dopo 14 anni il padre ex alcolista e lo invita a farsi un goccio con lui, in quel preciso istante, mentre la scritta Warrior appariva bianca e maestosa su campo nero, in quel momento sapevo che stavo per assistere a un grande film.
- Winter bone – Cocci-quote: Winter’s Bone è un film crudo, violentissimo, spietato e freddo, freddissimo nel raccontare il degrado delle facce, delle case, delle strade, le ferite aperte dell’America dei pick-up, della desolazione di camicie appese come degli impiccati e della disperazione che non è quella delle periferie delle grandi città, delle minoranze ispano-americane o afro-americane.
- The fighter – Cocci-quote: Un film di personaggi e di pugni, dati coi guantoni contro le difficoltà della vita.
- Il grinta – Cocci-quote: Il Grinta è un film meraviglioso, superbamente girato e scritto in maniera eccellente, sulle sete di giustizia, sull’amore e il timore di Dio, sulla violenza, e una vigorosa rappresentazione di un bestiario umano incredibile: pazzi, assassini, criminali, sperduti nella nebbia del mattina mentre cercano di tirare avanti, vendere cadaveri, abbeverare i cavalli a una fonte, schivare pallottole, rapinare banche, ubriacarsi.
- Source code – Cocci-quote: Film di porno-fantascienza di uno che si chiama Duncan Jones ma è figlio di David Bowie, uno che ha fatto Moon, nipote di Starman e che dopo questo film dimostra che decisamente il talento scorre potente nella sua famiglia.
- Non lasciarmi – Cocci-quote: Ho riflettuto su questa domanda tre settimane, e sono giunto alla conclusione che Non lasciarmi è un film su di noi, sul nostro oggi, sul nostro presente e sulle nostre scelte.
- The conspirator – Cocci-quote: Il film vive sul calore legalitario e costituzionalista di cui Redford lo impregna, e se il tema non ci interessa o ci sembra lontano o scontato o peggio retorico, The Conspirator non entrerà mai nel nostro cuore.
- Sherlock Holmes – Gioco di ombre – Cocci-quote: Dal cappello a cilindro di Conan Doyle salta fuori il nemico più acerrimo dell’investigatore, il professor Moriarty, che vuole scatenare la Prima guerra mondiale con 23 anni di anticipo.
- Another earth – Cocci-quote: Il futuro, la fantascienza, gli alieni e i misteriosi fenomeni stellari sono la metafora per raccontare vicende eminentemente umane, catalizzando dubbi etici e morali.
- Midnight in Paris – Cocci-quote: Dopo l’ouverture alla Manhattan, in cui inquadra la magia di Parigi quasi spiegando quanto seguirà (…) Woody regala il personale tributo a una città splendida che attraverso i secoli guarda immutabile le umane vicende, suggerendo che ogni epoca ha le sue magagne e le sue meraviglie e che proprio sotto ai nostri occhi potremmo vivere le esperienze più straordinarie (…).
- This must be the place – Cocci-quote: Un on the road movie in cui finiscono tante cose: la ricerca di se stessi, l’America profonda e già vista con la gente piena di tatuaggi, i matti che presidiano il quartiere vestiti da Batman, le pompe di benzina (ma quanto piacciono a Sorrentino le pompe… di benzina?), la musica e i motel.
Attrici dell’anno
Brit Marling
Jessica Chastain
Jennifer Lawrence
Attori dell’anno
Tom Hardy (tu sai perchè, tu sai comè’, tu sai quand’è)
Ryan Gosling
Jeff Bridges
Il post dell’anno
Non so voi ma a me è piaciuto tanto questo.
Note
È la classifica dei film di prima visione che io ho visto quest’anno. Se cercate Another Year o Kick-Ass, leggete la classifica del 2010.
Se un film non c’è è perchè non l’ho visto o non mi è piaciuto abbastanza. Quindi, orfani di Nanni Moretti, fatevene una ragione: Habemus Papam m’ha fatto schifo.
Speriamo che il 2012 sia meglio. Fino al 20 luglio non so, dopo sicuro!
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