Visioni successive – Silvio è il primo che scappa, la nave la battezza con la protesi

2012, però, è un guazzabuglio di disastri, alcuni realizzati anche in modo approssimativo, con l’unica scusa di scatenare le forze della natura contro il genere umano. Sia chiaro, io in alcuni momenti ho con piacere fatto il tifo per i terremoti, gli tsunami e le fiamme dell’inferno scatenate contro l’umanità, per veder finire, prima possibile, il film e il genere umano – evvai, piccola nota personale di ottimismo, ispirato dalla varia umanità che affollava la multisala UCI Marconi di Roma di domenica pomeriggio mentre applaudiva impressionata ma entusiasta le gesta di Cusack e si crucciava per la crudele fine di Las Vegas.
Ma il trattamento peggiore Emmerich lo ha dedicato a noi italiani. Mentre, il mondo intero lotta per la sopravvivenza, noi siamo quelli che pregano in Piazza San Pietro mentre arriva l’inevitabile. Non solo, il primo ministro italiano rifiuta di salire sulle arche per restare in veglia con il Papa (con la moglie e la figlia) in attesa della fine. Indubbiamente è il momento più ironico del film, parto di una fantasia anche crudele. Del resto, 2012 manca di altri momenti divertenti, il che lascia intendere che il lato leggero fosse affidato proprio al sarcasmo verso di noi e il nostro premier.
Precedentemente, la lunga introduzione che dovrebbe preparare agli eventi catastrofici è stata abbastanza noiosa e verbosa (io aspettavo solo di vedere San Pietro avvolta dalle fiamme) e neanche Woody Harrelson riesce a darle la leggerezza di cui avrebbe bisogno. Ma a fare pena sono tutti i personaggi, assolutamente monodimensionali, abbozzati, impegnati a dire le proprie frasi di interrogazione o di spiegazione degli eventi che accadono, e a schivare i palazzi che gli cadono in testa. Del protagonista interpretato da John Cusack capiamo che è uno scrittore che ha venduto poco, costretto per campare a fare l’autista di limousine e che ha un gran culo a evitare che le piste di decollo scompaiano sotto il carrello degli aeroplani su cui sale.
Resta in me la profonda delusione per la perdita dei geni della bionda Tamara, avrebbe certamente contribuito a ripopolare la Terra e per l’idea abbastanza esplicita che soli i ricchi e potenti si salveranno, forse qualche scienziato, uno scrittore incapace e un mucchio di cinesi che a mala pena sanno leggere. Evvai, il futuro è iniziato. Forza Maya fateci sognare.

Male, signor Anderson. Sono deluso, molto.
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altro che ironia sul berluska, questo addirittura ipotizza che rimane in carica fino al 2012 almeno. questa è la catastrofe 😛
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Con la famiglia. A pregare. Sì, certo, come no. Se dovesse esserci l’apocalisse lui si chiude ad arcore insieme a 30 veline e manda in culo tutti! Detto questo, 2012 è decisamente uno di quei film che eviterò volentierissimo!
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Mamma mia che scena veramente al limite del ridicolo quella del nostro premier a San Pietro…ma vabè che è tutto il film che si mantiene al limite del ridicolo…
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come disse lo stesso Emmerich in una conferenza stampa: "Berlusconi sarebbe il rpimo a fiondarsi sulla nave".
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con quale attacco di masochismo hai deciso di andare a vedere questo film? 🙂
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Vabbè, tu hai ragione su tutto, però ognuno ha le sue debolezze, e tra le mie c’è una sfrenata e insana propensione per il filone apocalittico e post-apocalittico.
Tutto questo per dire che sì, il film è davvero una cazzata, ma come mi sono esaltato per le inondazioni di Washington e della Faglia di S.Andrea….
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