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Prima visione – L’abilità di distruggere un pianeta è insignificante in confronto alla potenza della Forza

earth

Il sole influenza la vita tutti noi, non solo degli esseri umani che inspiegabilmente adorano sdraiarsi al sole e migrare nei mesi estivi verso le località di mare ma gli animali dipendono dal Sole, che ne detta i ritmi di vita, mentre tutto il pianeta dipende da esso per il suo ciclo vitale. Il documentarista della BBC Alastair Fothergill (insieme a Mark Linfield) ne fa il presupposto per un fantastico viaggio nella vita nascosta del pianeta. È una esperienza a tratti incredibile: insieme a tre storie principali (seguiamo una mamma orsa, un branco di elefanti e una balena megattera con il suo cucciolo) nel passaggio da Nord a Sud si ammirano decine di situazioni, come la migrazione dei caribou – la più lunga percorsa a piedi sulla Terra, a parte la corsa attraverso gli Stati Uniti di Forrest Gump; la vita nella Taiga, la più grande foresta di conifere del mondo che da sola comprende un terzo di tutti gli alberi della Terra, la cintura verde del pianeta; storie di animali equatoriali rari, bellissimi e assolutamente curiosi; l’Uccello del Paradiso in Papua Nuova Guinea, che non sono il titolo di un film hard e il nome della sua protagonista ma una delle tante specie che intraprendono divertenti rituali di accoppiamento in un paese spesso ricordato solo per le spiagge.
Questi sono i personaggi. Il modi per rappresentarli sono epici e la forza di Earth risiede proprio nello straordinario sforzo tecnologico di raggiungere luoghi generalmente irraggiungibili come il polo Nord, dove è ripreso in condizioni estreme le peripezie di un orso polare alla ricerca di cibo; la ripresa completa della caccia di un lupo ad un caribou, cruda e spietata anche nella forma racconto scelta, presa quasi in prestito da una scena d’azione alla John Woo; immagini uniche dal Karakoram, l’Himalaya e notturne nel cuore dell’Africa dove è ancora una scena di caccia, stavolta un ghepardo, ad impressionare e commuovere. Il tutto raccontato da Darth Vader, mmhm scusate James Earl Jones.
Fin qui tutto bello. Resta l’impressione finale è di aver assistito ad un’ora e mezza di Discovery Channel con una qualità tecnica eccelsa e che tutta questa magia – che volutamente si è cercato di mettere su pellicola – alla fine metta in ombra il pericolo che questo equilibrio corre a causa dell’azione dell’uomo. Se lo andate a vedere, come mi auguro possiate fare (il film uscirà il giorno dell’Earth Day, il 22 aprile) non vi aspettate che vi siano raccontate delle “scomode verità” ma aspettatevi semplicemente delle belle immagini.
 
PS: l’alter ego italiano di Darth Vader, mmhm scusate James Earl Jones, sarà Paolo Bonolis. Vi prego, nessuno commento su questa scelta…
 2 e mezzo buono
**½
Non sei andato malissimo ma neanche troppo bene… come il Tottenham

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