Buen Camino – Per Zalone sketch, spot della prostata e un promo per pellegrinaggio
Checco Zalone allunga lo sketch fino al Cammino di Santiago, confezionando una commedia-spot che fa ridere a miccia corta: accende la gag, brucia il setup, resta la cera dell’ovvio. Analizzarlo è come recensire il libro di barzellette di Totti. Ridicolo, scontato, irresistibile.
Buen Camino: Romanzo di formazione o televendita di prostata?
Buen Camino non è un film: è il trailer turistico per un pellegrinaggio alla moda. Meta incerta, souvenir obbligatorio. Sta in quella terra di nessuno dove si confondono:
1.lo sketch allungato a brodo,
2.lo spot dell’ente del turismo spagnolo,
3.la campagna per il controllo della prostata.
Un trittico che manco la maggioranza bulgara di Giorgia Meloni oserebbe approvare, ma tant’è: siamo dalle parti del cammino spirituale patrocinato dalla RSA delle Ferrovie.
La trama? Pennarello grosso, rosso, indelebile. Padre ricco e cialtrone (Zalone), fidanzata-modella-Under25 come optional di lusso, figlia in rivolta mistica che indica il Cammino di Santiago come detox esistenziale. È tutto lì: un’epifania telefonata che ti arriva come gli SMS della banca – sai già l’importo e pure la morale.
I personaggi secondari non esistono: sono sagome cartonate dietro Checco Zalone, fisse come la fila al casello della A24 il 23 dicembre. Li guardi, ma loro non ricambiano: stanno lì per non intralciare il protagonista. Si salva, bizzarramente, Martina Colombari, nascosta dietro un’argentea parrucca e degli occhiali da Signora Rottenmeier. Ma con la dinamica sadica della barzelletta incendiaria: Checco accende la miccia con una gag fulminante, tu fai “ahah”, poi dopo 3 secondi la miccia brucia il setup e resta il fumo dell’ovvio. È come una candela di Natale: bella la fiamma, rapida la fusione, cera ovunque.

La conferenza stampa di presentazione è stata una corsa a trovare riferimenti alti, temi “nobili”. Ma come prenderlo sul serio? Ridicolo. Analizzarlo? È come recensire il libro di barzellette di Totti: una roba che non si valuta, si venera a prescindere, e se provi a farne critica comparata ti ritrovi a scrivere 3.000 parole sul perché il “6 politico” sia una corrente filosofica.
Israele-Palestina, 11 settembre, Schindler’s List. Temi scorretti? Certo. Ma sono come i fuochi d’artificio de quartiere: li spari, ti illuminano la strada un secondo, poi ti gelano il timpano emotivo. A proposito: mai vista una conferenza stampa di presentazione in cui si sottolineasse l’appartenenza etnica dei produttori (“ebrei”, cit.). Ridi, subito dopo fai un po’ come la giornalista in conferenza: brivido freddo, risata col freno a mano, morale a ghiacciolo. Ma il pubblico, si sa, non è mai ipocrita come noi: loro al massimo fanno il bis di popcorn.
Il messaggio è ovvio, telefonato fin dal trailer: il viaggio ti migliora? Ovvio. Torni sapendo di essere padre? Certo. Sei diventato quello che eri? Sicuro. È un romanzo di formazione low cost dove la crescita personale te la danno col resto del pane: “Tenga il cambiamento, signò”.

Scriviamo prima dell’arrivo in sala e, dopo i record dei film precedenti, è alta la pressione di incassare il mancato profitto dopo 5 anni di astinenza per tenere in piedi tutta la filiera. Zalone interpreta se stesso e da tempo ha rimpiazzato i cinepanettoni senza la pressione di sfornare un film all’anno. Però, va detto, almeno il livello s’è alzato un filo sopra al cinepanettone: ora è un cine-pandoro. Morbido, zuccherato, un po’ sbilenco, ma non completamente imbarazzante. C’è qualcosa in più: l’abbandono di un modello, de sti vecchi attaccati allo status, sostituto dalla fiducia nei giovani. Ma lo fa come lo zio al pranzo di Natale: una pacca sulla spalla e “studia, ma poi passa la parola al pandoro”.
Verdict (una riga, come piace a noi)
Buen Camino è una serie di vignette da show del sabato sera anni Novanta, mal mantecati, mal messi insieme, spicci, grossolani, a grana grossa, la commedia che non ti chiede la recensione: ti chiede la ricetta. Facile, rapida, bruciacchiata, ma in fondo… je vòi bene.
** Ragazzi, state commettendo un grosso sbaglio.
Ecco le migliori frasi e citazioni di Buen Camino
Le migliori frasi e citazioni di Buen Camino
È sempre bello mostrare la ricchezza a chi non può permettersela.
-Come si fa a lasciare una modella così bella?
-Si prende il nuovo modello di modella ancora più bella.
-Di dove sei?
-Città del Messico.
-Non dice mai quale, è riservata.
La vita è bella, la dobbiamo navigare.
Lui è l’unico palestinese che occupa un territorio: Caza, Caza mia.
Questo è il cammino di Maranello, più facile e più bello.
-Tu non fai un cazzo.
-Sì ma lo faccio fino in fondo, mai un tentennamento.
La regola è che l’età di una donna non deve superare il 50% della mia età.
Io ti ho fatto pariolina, ma tu vai per boschi, questo in discoteca non succede.
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