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La valle dei sorrisi: recensione ironica tra dolore collettivo e déjà-vu televisivi (migliori frasi e citazioni)

La Valle dei Sorrisi prova a raccontare il dolore collettivo ma finisce per sembrare l’ennesimo déjà-vu: comunità chiusa, segreti a pioggia e adolescenti problematici. Un film che scorre lento, con qualche spunto interessante ma troppo convinto di essere più profondo di quanto non sia davvero.

Ecco alcune considerazioni veloci post visione in sala.

Letteralmente alla seconda scena si capisce tutto. 

L’approccio di studio sul dolore collettivo lo avvicina molto a un’altra ciofeca del momento che va forte Weapons, ma almeno Strippoli non sputtana tutto con l’insopportabile grottesco che dovrebbe alleggerire tre ore di pesanti riflessioni. 

È vero, non ne dura 3 ma solo due, ma giuro che sembrano quattro. Come quando decidi di rivederti Inland Empire perché “questa volta lo capisco” e invece dopo venti minuti stai controllando i prezzi dei volti di cera di Laura Dern su eBay.

Ma che cianno tutti quanti in questo paese?

Quando un uomo con la tunica bianca incontra un uomo con la giacchetta da due soldi l’uomo con la… vabbè avete capito

Nun ce se pò manco fa na sega in pace. E intanto ci piazzano l’ennesima roba “ambientata in una comunità chiusa dove tutti hanno un segreto e con un adolescente problematico”. Oh, grazie eh, non ci aveva pensato nessuno. 

Stephen King esci da questo corpo. E da questo film.

Il paese è piccolo la gente mormora. 

Il casting ha preso il primo che sapeva roteare gli occhi. 

Il protagonista è Bran, il Corvo con tre occhi solo che invece dei draghi cià la parrocchia sotto casa.

C’è un personaggio che è uguale a Sinner, solo che ha i capelli lunghi. Ma è uno stronzo. Me sembra che Strippoli abbia fatto teppa con Fedez. 

“Niente superpoteri mentre fate judo”. 

Er prete xenoforbo e omofobo e testa di cutzo ha rinfocolato il mio anticlericalismo. 

Non lo consiglierei a nessuno, ma non è brutto è solo irrisolto e con un regista che pensa di essere un dio. 

Ah dimenticavo, la ragazzina figlia di Cortellesi in C’è ancora domani è cresciuta. Benissimo direi.

Ecco le migliori frasi e citazioni de La Valle dei Sorrisi

Le migliori frasi e citazioni de La Valle dei Sorrisi

A noi piacciono i sorrisi. La preside

È una tecnica interessante per richiamare l’attenzione. Dove ha lasciato la clava. Michela

Dio si trova soprattutto nel dolore. 

È vero, non se lo merita, ma nemmeno io me lo meritavo. Michela

Sa cosa è meglio di vedere i propri figli felici? Vederli vivi. Mauro

-Tu li curerai uno a uno come vuole il signore.
-Non mi va. 

Se tieni vivo il dolore lui non potrà entrare. 

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