La Ruota del Tempo – stagione 1
Allora belli i paesaggi, belli attori e attrici, a tratti belli pure gli effetti speciali, bella la tempistica di uscire con l’adattamento de La Ruota del tempo in questo momento storico – una serie tv e una saga letteraria fortemente al femminile – però c’è qualche magagnetta di troppo. A partire da una regia debole e poco ispirata, anche il racconto è stato impostato sull’idea “spieghiamo poco poi saranno gli spettatori a costruirci un mondo”, cosa che spesso funziona – Lost ha insegnato molto – ma un appiglio lo devi dare affinché ci si possa muovere in questo mondo che non conosciamo. Cos’è la ruota del tempo? Quali sono le regole che sottostanno a questo mondo? Anche dal punto di vista della geografia dei luoghi sono state date poche coordinate per consentire a chi guarda di muoversi autonomamente, capendo dove ci troviamo e dove stiamo andando.
Guardando La Ruota del tempo è ancora più evidente il buon lavoro fatto con l’adattamento delle Cronache del ghiaccio e del fuoco ne Il Trono di Spade, anche se, nel caso di George R. R. Martin, il materiale di partenza era più semplice ed efficace e poche altre serie fantasy, forse nessuna, è stata capace di reggere il confronto. Forse solo Tenebre e Ossa ha dato qualche spunto di interesse che tiene viva l’attesa per le prossime stagioni.
E poi Prime Video, intendiamoci subito, prima che arrivi la serie de Il Signore degli Anelli: devi fa vede più tette e culi che così castigato nun va bene.
La ruota trama quel che la ruota brama
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