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Prime visioni – Cowboys e alieni nello stesso film? Come la panna sugli spaghetti con le vongole

cowboysDiversi giorni dopo la proiezione di Cowboys&Aliens ancora non mi è chiaro il motivo per cui il film non mi è piaciuto per niente.
Siamo nel 1873 ed entriamo in scena al momento del risveglio di un misterioso individuo. È ferito, stordito e ha perso la memoria. Al polso ha un bracciale di metallo. Capiamo subito peró che si tratta di un tipo pericoloso perché, completamente disarmato, riesce a mettere fuori gioco tre cacciatori di taglie che sopraggiungo sul luogo. Spogliate le vittime dei loro vestiti, beni e di un cavallo, il nostro "eroe" raggiunge la vicina località di Absolution, dove sin da subito pesta i piedi sbagliati e finisce in prigione. Scopriamo così di essere di fronte a un pericoloso fuorilegge e che una misteriosa donna è determinata a seguirlo per un motivo collegato alla natura del bracciale che indossa. Prima della sua partenza verso il più vicino giudice federale avviene un fatto incredibile: delle misteriose macchine volanti attaccano Absolution e ne rapiscono alcuni abitanti. Un gruppo di coraggiosi si mette alla caccia di un alieno ferito durante la battaglia proprio grazie al bracciale del nostro protagonista che si è attivato improvvisamente rivelando un'enorme potenza di fuoco. Nella caccia all'alieno in fuga si uniscono un potente allevatore del luogo (la figura chiaroscura interpretata da Harrison Ford), il nipote dodicenne dello sceriffo rapito e il barista vigliacco del paese (Sam Rockwell), tutti uniti nella convinzione che l'alieno raggiungerà i suoi simili nel luogo dove sono tenuti prigionieri i loro cari.
A raccontare la trama già emergono i problemi insiti nella trasposizione cinematografica di un fumetto da parte di Jon Favreau: Cowboys&Aliens è un western pieno di tutti i clichè dei western degli ultimi ottanta anni (per dirne uno, il nome della cittadina, Assoluzione, dove i nostri personaggi troveranno infine la propria catarsi e redenzione) trattati anche con una certa ovvietà e poca cura, non riuscendo in nessun momento ad adeguare lo script e le immagini che scorrono sullo schermo agli ultimi ottant'anni di storia del genere, non riuscendo mai a rendere davvero esplosivo del materiale che mette insieme, nello stesso tempo e nello stesso luogo, sostanze altamente infiammabili come dei cowboys appena civilizzati e degli extraterrestri altrettanto spietati. Quindi, incapace di stupire nel film di genere, Favreau non riesce nella missione neanche integrando gli alieni nel corpo del film: vedere uomini a cavallo armati di pistole, fucili, lance e frecce sopraffare degli alieni armatissimi e incazzosi risulta difficile da digerire e ostico da comprendere oltre che visivamente raccontato con poco fascino.
Qualcosa ha funzionato? Le interpretazioni dei due protagonisti, Craig e Ford, anche troppo bravi per la situazione in cui sono caduti, e un'Olivia Wilde dalla bellezza veramente ultraterrena.

 

2**

Ragazzi, state commettendo un grosso sbaglio.

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