Frequently asked questions about Friday – ovvero Coccinema consigliami un film per il week end (17 giugno 2011)
Caro Coccinema,
mi sbaglio oppure è uscito un film dal titolo I guardiani dell’intestino? Dopo la Garofalo che produce Gilliam, Dolce euchessima si impegna con Bekmambetov? (Giorgio, Rieti)
No, caro amico, ti sbagli. È I guardiani del destino un film di George Nolfi (un tizio che si vanta di aver scritto film che detesto come Timeline e The Sentinel – addirittura certa stampa li porta come esempi positivi di cinema) che ha stuprato un racconto di Philip K. Dick. Un po’ come prendere Cappucceto rosso per parlare di mestruazioni. E mo’ basta!
Caro Coccinema,
conosciamo l’attenzione che metti nello studio dei capelli di Nicolas Cage. Cosa pensi della sua acconciatura ne L’ultimo dei templari? (Anna, Prato)
Lunghi, sporchi e cattivi: secondo me annunciano la fine del mondo. Cage come i Maya?
In Priest dei preti lottano contro i vampiri ma segretamente controllano il mondo. È una metafora? Se sì, di cosa? (Luca, Ancona)
Sì Luca, è una metafora, esattamente di quello che avviene in Italia. Tu sai quand’è, tu sai com’è, tu sai perchè. Tra l’altro, il trailer mi ha fatto venire male alla pancia con tutti quei salti, quei salti tirando pugni, quei salti tirando calci e troppa poca Maggie Q. Anche Maggie Q è la metafora di un’altra cosa. Tu sai cos’è, tu sai com’è, tu sai perchè.
Caro Coccinema,
possiamo festeggiare insieme il ritorno della commedia e del cattivo gusto dei fratelli Farrelly? (Tonio, Ragusa)
Sì dai, però io non lo vedo, tu fai pure come cazzo ti pare.
Ciao Coccinema,
io sono contento del ritorno dell’horror italiano di un certo tipo come Ubaldo Terzani Horror Show o il film che uscirà a luglio su quei tizi che vanno in un bosco a giocare a fare i soldati e c’è un tizio che li massacra. Tu che ne pensi? (Luigi, Chieti)
IO penso che mi sto già ammorbando ora perchè tra 25 anni un tizio brufoloso di Los Angeles che ha passato metà della sua esistenza ad annoiarsi in un noleggio di dvd, sparerà sentenze su quanto buono fosse il cinema italiano di questo periodo. Io, a quel punto, dovrò prendere una pistola e porre fine alla sua e alla mia sofferenza. Tra l’altro, il secondo film che citi di cui non ricordo il nome e di cui non me ne frega un cazzo, me ne ricorda almeno altri 3 o 4 usciti negli ultimi anni.
Ehi ma ‘sto film di fantascienza italiana (6 giorni sulla Terra)? (Raffaele, Terni)
Leggi sopra, poi ti rispondi (e poi muori, m’avete scassato con i film italiani… ma li fate uscire tutti in estate quando la gente non va al cinema?)
Venere nera segna l’atteso ritorno del softporno mediorientale? (Eva, Marrakesh)
Cara Eva,
tocchi un nervo scoperto. Quello della pornografia è un grave problema in Medio Oriente. Ti basti sapere, che le rivolte in Tunisia ed Egitto sono scattate quando hanno filtrato YouPorn. Sappi però che questo è un film importante, un film per il quale un mio amico –bravo che scrive su un sito importante ha ricordato come riproponga “dinamiche sociali del teatro di Marivaux”, “fra residui illuministi e rivoluzione industriale, sia popolani che aristocratici”, che “si consuma la degenerazione di questi sguardi sempre più irruenti e denigratori, sempre più invasivi e depravati, anche quando vorrebbero professarsi umanitari ed empatici” concluidendo che “Kechiche ci parla così della violenza dello sguardo e delle pesanti catene che esso può imporre”. Cazzo vorrei scrivere così… o almeno sapere chi cazzo è Marivaux… per me Venere nera è e resta un film porno, tiè.
Daje Coccinema che torna in sala Il Cacciatore di Cimino! (Angelo, Roma)
Caro amico, quanto ti sbagli. È un film iraniano su uno che sbrocca e spara ai poliziotti. Insomma, è più Un giorno di ordinaria follia.
Su Il pezzo mancante e Isola 10 non sono arrivate lettere. Il primo è un documentario sugli Agnelli. Il secondo un film cileno, non ne so molto. Forse neanche mi importa.
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