Serial & Co(cci) – House M.D. IV e V stagione

Forse non tutti sanno che…
House è andato ben oltre la terza serie. Il canale satellitare Fox del pacchetto Sky continua a mandare in loop le prime tre non avendo i diritti delle altre che, invece, appartengono al gruppo Mediaset e a Silvio Berlusconi in particolare, che pretende di nascondere al grande pubblico gli sviluppi della medicina nella gretta intenzione di tenere per sé il segreto di una erezione perfetta anche a 73 anni. Il segreto è il vicodin. Infatti è grazie al vicodin che House mantiene intatte le doti deduttive che lo rendono un grande diagnosta, così come è il vicodin che fa di Berlusconi quel gran figlio di m…. giuro che fa rima ma sto divagando.
Quindi, affezionatissimi amanti di Sky (e Fox in particolare) House ha avuto una quarta, una quinta e addirittura una sesta stagione. Io ho visto la quarta e la quinta. Entriamo nel dettaglio
La quarta stagione fa schifo. Va detto chiaro e tondo perchè anche le serie che amiamo di più a volte hanno delle cadute di stile. Al termine della terza avevamo lasciato House alle prese con l’abbandono del suo gruppo di lavoro. Così la stagione apre con un grande reality messo in piedi dal nostro eroe: 40 candidati per 3 posti di lavoro. Avete capito bene: negli Stati Uniti assumono persone su base meritocratica, dei giovani per di più, anche se il merito lo decide un tossicomane mezzo genio e stronzo integrale.
La serie vive tutta sulle battute al vetriolo del protagonista nei confronti degli aspiranti collaboratori, delle prove, anche umilianti, a cui li sottopone, e del modo crudele con cui li seleziona. È House il deus ex machina, una attitudine che andrà acuendosi nel proseguo.
Però, 14 episodi merdosi sono stati ripagati in pieno dal gran finale di stagione, una doppia puntata praticamente perfetta dal punto di vista tecnico, della struttura narrativa e del plot.
Spoiler: House resta coinvolto in un incidente di autobus e perde la memoria; in un flash delle ore precedenti ricorda di aver visto un sintomo e comincia un viaggio a ritroso per capire che malattia fosse e soprattutto chi era il paziente. In questa sorta di Memento in cui House ricorre a qualsiasi mezzo, anche il più spregiudicato, per ritrovare un briciolo di memoria, si inserisce la stupenda ricostruzione dell’incidente in cui è coinvolto il dottore e in cui scopriamo che con lui c’era Amber, la fidanzata di Wilson, portata in un altro ospedale. Poi il gioco è tutto sullo scoprire cosa ci facesse Amber sull’autobus con House e, soprattutto, salvarle la vita recuperando il prezioso ricordo nella testa di House. Si sottoporrà a un intervento al cervello ma sarà tutto inutile: Amber è incurabile e House rischierà di morire. La perdita di Amber allontana Wilson dal suo amico.
La stagione successiva, invece, recupera un passo dinamico. Sono sviluppate le relazioni tra i personaggi – i principali ma anche i minori – nel rispetto della regola non scritta per cui quando la grande idea alla base di un serial si esaurisce, conviene buttarsi sul plot alla soap opera. La storia del dottore cinico, irascibile, spregiudicato e che va a puttane mostra la corda, tanto vale regalare un po’ di torbidi intrecci. Però gli sceneggiatori di House riescono a mantenere un elevato livello di qualità nelle loro scelte.
Spoiler: l’intreccio principale è tra House e gli amici Wilson e Cuddy. Mentre cerca di recuperare il rapporto con il primo dopo che è stato incrinato dalla morte di Amber, la tensione sessuale tra House e Cuddy culmina con un bacio tra i due che cambia le carte in tavola. Intanto Cuddy adotta una bambina – non senza dolori, fallimenti e dubbi che la spingono tra le braccia del protagonista – Cameron e Chase vanno verso il matrimonio tra le indecisioni della donna e il risentimento del compagno. Foreman intreccia una storia d’amore con Tredici. Taub e Kutner si fanno conoscere meglio dal pubblico con un epilogo drammatico.
La serie è intrisa di begli episodi. In L’ultima risorsa, un uomo tiene prigioniero House un gruppo di ostaggi per scoprire il suo male che nessuno è stato in grado di diagnosticare; Infedele, in cui un prete in crisi di fede è curato da House innescando una serie di considerazioni filosofiche sulla vita e la religione; Il patto sociale, in cui il caso di un paziente con un danno al lobo frontale gli fa dire tutto quello che gli passa per la testa, ennesima situazione perfetta per House per scagliarsi contro l’ipocrisia dei rapporti; Intrappolato, in cui la puntata è vista dalla prospettiva di un uomo che per un incidente non riesce a comunicare con il mondo esterno se non attraverso il battito delle ciglia.
Una serie molto vivace ha avuto un epilogo abbastanza anonimo: gli ultimi due episodi si limitano a sciogliere i nodi creati, anche se non mancano i colpi di scena irreversibili sulle vite di tutti.
House – un infarto a una gamba lo ha reso zoppo e in preda a continui dolori. Per sopportarli si imbottisce di Vicodin, un po’ come io mastico gommose al cinema: una dietro l’altra. È un dottore, ovviamente, e il suo personaggio è ispirato a Sherlock Holmes: utilizza le sue capacità deduttive e lo spirito di osservazione per giungere a una diagnosi. A lui sono riservati i casi più difficili che arrivano all’ospedale universitario dove lavora. Curioso che il personaggio fu suggerito a Conan Doyle da un dottore presso cui svolse la specializzazione nell’ospedale di Edimburgo. Sembra un cerchio che si chiude. Del resto anche House come Holmes ha una dipendenza: il primo dagli antidolorifici, il secondo dalla morfina.
La cosa che rende House così particolare nel panorama dei medical drama televisivi è il personaggio stesso: cinico, incapace di comportarsi in maniera ipocrita anche per accondiscendere a un caro amico, sempre polemico e con la battutaccia pronta. Insomma, uno come me. È interpretato dall’attore inglese Hugh Laurie, ed è curioso che produttori e sceneggiatori (Shore, Attanasio, Synger) volessero un americano e che alla fine scelsero un inglese che mandò un provino girato nel bagno di un albergo in Namibia.
Wilson – oncologo, è l’anima buona di House, nel senso che lo sopporta e cerca di essere il suo grillo parlante. Avendo a che fare spesso con malati irrimediabilmente terminali, Wilson ha sviluppato una certa empatia verso i pazienti e un’umanità non comune. In passato Wilson ha mentito e spergiurato per House ma, tra la quarta e la quinta stagione, il loro rapporto entra in crisi a causa della morte della fidanzata Amber, rimasta coinvolta in un incidente di auto mentre era con House..
L’amicizia tra i due è nata in un convegno. Lo scopriamo proprio in episodio della quinta serie, quando Wilson accompagna malvolentieri House al funerale del padre. I due non si vedevano e parlavano da tempo a causa di Amber. Durante il viaggio i due sono arrestati e la polizia scopre che Wilson ha un mandato di cattura in Louisiana. I fatti risalgono proprio al primo incontro tra i due quando Wilson rimase coinvolto in una rissa in un bar con un tizio che continuava a far suonare al juke box del locale sempre la stessa canzone. Lui, ancora sottosopra per il suo primo divorzio, viene alle mani con il tizio e sarà House che pagherà la cauzione. Perchè? Vedendolo girare al convegno lo aveva giudicato interessante, soprattutto perchè portava sempre con sé una busta e non la apriva mai. Erano gli incartamenti della separazione.
Wilson è interpretato da Robert Sean Leonard, l’attore precedentemente conosciuto per L’Attimo fuggente ed essere salito in piedi su una cattedra a gridare “capitano, mio capitano”. Andato ai provini per Numbers e House, ha scelto quest’ultimo ruolo perchè prevedeva meno scene e, come ha dichiarato “meno lavoro più sono felice”. Ecco spiegato perchè, dopo il gran parlare che si fece di Leonard dopo il successo del suo primo film è praticamente scomparso dalla circolazione. In Rete esiste una vasta mitologia sulle implicazioni omosessuali nel rapporto Wilson-House. I produttori hanno dichiarato che in futuro ha le stesse possibilità di mettersi con Cameron, Cuddy e Wilson
C’è la gnocca in House M.D.?
Penso di poter rispondere positivamente alla domanda. Lisa Cuddyi/Lisa Edelstein dirige l’ospedale ed è proprio il tipo di femmina che piace a me: quarantenne, ben tenuta, pulita. Cameron/Jennifer Morrison è stata nella squadra di House nelle prime tre serie, poi ha lasciato per un posto al pronto soccorso. Bel pezzo di gnocca ma dopo la terza serie si è dimagrita troppo. Poi contesto la scelta di farsi bionda: la tinta così chiara e accesa stona con il viso acqua e sapone. “Tredici”/Olivia Wilde è una delle new entry. Corpo da modella, sappiate che si tratta di una porcona bisessuale. L’episodio “Tredici porta fortuna” della quinta stagione, inizia con una furiosa scena di sesso tra Tredici e un’altra donna, roba con cui un quattordicenne camperebbe di pugnette per un mese, peccato che i quattordicenni non guardino House.
Olivia Wilde, la risposta alla domanda se c’è fica intelligente sulla Terra
La scena
Quando, corrugando la fronte pensosamente, House osserva un idraulico grattarsi le palle e risolve un caso.
Cit. House
«La mia paziente lotta in trincea nonostante la guerra femminista sia finita, le puttane di una volta sono le donne di potere di oggi, quelle di oggi sono delle star… Se non è progresso questo!»
«Quello che non affronti non può distruggerti.»
«La gente non dovrebbe testare farmaci perché disperata, ma la gente non li testerebbe se non fosse disperata, servono farmaci per salvare i bambini, ergo serve gente disperata, ergo il benessere uccide i bambini malati.»
«A me interessano le persone, e le parole molto meno.»
«Chiunque odierebbe l’umanità dopo che gli hanno sparato. Solo un grand’uomo la odia a prescindere.»
PS – presto su Coccinema un reload della VI stagione di House episodio per episodio
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Sei un grande, è il post che avrei voluto scrivere io 🙂
L'ultima puntata della quarta per me se ne casca quasi più di tutta la stagione nel complesso: far aprire il cranio ad House è troppo forzato, anche l'infarto, accadono cose poco credibili per la serie e lo sforzo degli sceneggiatori resta grezzo. La sesta inizio a vederla in questi giorni dopo più di due mesi dall'ultimo episodio.
A parte la tinta bionda, Cameron diventa sempre più detestabile ad ogni apparizione… E c'è solo una cosa che non condivido dei gusti di Gregory House, le donne senza seno :)ciao(jeff)
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La quarta stagione orribile?!Maddechèèèèèèè!!!!!!!Io l'ho trovata geniale: lo show, così come era stato fino a quel momento, era ad un punto morto (anche se bellissimo). Era sempre la solita storia caso-mistero-cinismo-soluzione del caso. Con la quarta invece hanno fatto un mega ribaltone che ha spezzato l'andazzo. Inoltre è la serie più sperimentale di House: hanno cercato di fare un piccolo film di ogni episodio. Il thriller con il sequestro, le riprese della tv in stile reality, il caso risolto attraverso internet e poi il bellissimo finale…Una gran serie.Anche la quinta ha retto egregiamente.Adesso devo cominciare a vedere la sesta. Speriamo bene!E speriamo che a lungo andare non logorino questo personaggio meraviglioso.^^Valentina
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