Sunshine Cleaning – Le meravigliose vite delle ragazze con l’aspirapolvere
Dovrei iniziare a domandarmi il perchè ci siano sempre storie di sfigati nei film che scelgo. È il caso anche di Sunshine cleaning che almeno ha dalla sua una cospicua dose di ormoni femminili alquanto gradevoli con le forme, il sorriso e i fluidi corporei di Amy Adams ed Emily Blunt.
Sono sorelle, sono bone, sono abbastanza disponibili ma so’ anche sfigate. La Adams è un’ex cheerleader con figlio a carico che vive lavorando per una società di pulizie e ha una tresca con Steve Zahn uomo sposato con svariata prole (ve lo sareste mai immaginato un bel bocconcino come la Adams a gambe aperte con Steve Zahn?). Mentre la Adams si dibatte nella sua condizione tentando una svolta o imboccare una direzione, la Blunt, invece, la direzione e la svolta nemmeno la cerca, un lavoro non ce l’ha, una storia non ce l’ha anche se apre le gambe spesso e volentieri senza neanche divertirsi tanto.
Poi, è la svolta che trova loro e mettono su una società di pulizie di scene del crimine. Non starò lì a menarvela con quello che capita e quello che non capita. Vi basti sapere che fedele alla regola di cui sopra (negli ultimi tempi solo film pieni di sfiga, ndr), non appena le cose sembrano mettersi per il meglio, la vita trova il modo di pareggiare i conti con le due ragazze.
Non si tratta di una commedia agro-dolce: di dolce, oltre agli sguardi e ai visi delle due ragazze non c’è nulla, tanto meno i tempi e i modi della commedia. È un film amaro, duro ma con una sua durezza facile da affrontare grazie a due personaggi e soprattutto due attrici che riescono a farti digerire tutto, i drammi come i dolori, facendoti sentire che puoi superare tutto nella vita anche se al peggio sembra non esserci mai fine basta che ci sia un materasso su cui atterrare.
Ah, dimenticavo, c’è anche Alan Arkin che fa il nonno irriverente. Poteva andare peggio.

Non hai mai sentito nominare il Millenium Falcon?
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