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Twisters: sopravvivere is the new black – recensione e migliori frasi

twisters posterTwisters è il sequel di Twister del 1996 con lo strafico del momento, Glen Powell, e Daisy Edgar-Jones, la ragazza della porta accanto da cui vorresti farti tramortire a forza di formule scientifiche.

A dire il vero, aver visto Twister non è affatto propedeutico per godere appieno la visione del film del 2024 diretto da Lee Isaac Chung. Lui, Chung, si rivelò anni fa a Cannes con Munyurangabo, in lingua kinyarwanda (non chiedetemi cosa cazzo sia) e interpretato da attori non professionisti che piacque un sacco a Roger Ebert. Per la serie anche i grandi fanno (e scrivono) cazzate. Ma no dai si scherza, ma in effetti Chung tornò qualche anno dopo con una storia autobiografica, almeno nell’ispirazione, Minari. Come Chung sia passato dalla storia di una famiglia di origine sudcoreana morta di fame che si trasferisce dalla California all’Arkansas a raccontare i tornado risulta più chiaro solo dopo la visione di Twisters.

 

Twisters banner

 

Twisters è un blockbuster caciarone per bambinoni, categoria alla quale mi fregio di appartenere e non stupirebbe se fosse stupido o monodimensionale, ma a sorprendere è, invece, lo sforzo di tenere gli effetti speciali al servizio della storia, anche se a tratti la storia sembra tenuta su con lo sputo e con una serie di frasi ed espressioni scientifiche messe lì tanto per dire “abbiamo studiato”. Ma andiamo con ordine.

 

La storia di Twisters

Twisters inizia subito con il trauma. Kate (Daisy Edgar-Jones) studia un sistema per “smosciare” i tornado come dopo la visione di Minari o aver trascorso con lei un weekend a guardare le repliche di Quark e Ulisse con Piero e Alberto Angela. Così Kate si butta  dentro un tornado con due suv malandati e cinque amici universitari, convinta che, svuotando nell’aria 4 barili contenenti sostanze chimiche, il tornado forza 5 scelga l’eutanasia piuttosto che sfasciare tutto ciò che incontra. E infatti gli amici di Kate muoiono tutti tranne lei e Javi (Anthony Ramos – quello di etnia un po’ meticcia non lo puoi far fuori, non è politicamente corretto – i bianchi so morti tutti, tranne Kate, ma lei è la protagonista).

Ritroviamo Kate cinque anni dopo mentre lavora alle previsioni del tempo di un canale televisivo con sede a New York, città dove è difficile incontrare un tornado mentre si rientra a casa o si cerca la morte spacciandola per ricerca scientifica. Javi la va a trovare, portando alla sua attenzione sviluppi scientifici tali da consentire di realizzare un passo avanti nello studio dei tornato, ma è necessario il suo aiuto perché Kate sa predire i tornado come le nonne di una volta il cambio di umidità dell’aria e l’arrivo del temporale. Ah le care vecchie nonne del tempo andato.

 

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Cinema coreano e Chung

 

Kate, Javi e la sua squadra di ricercatori vanno in Oklahoma a caccia di tornado e qui incontrano una comunità itinerante di appassionati di eventi atmosferici estremi, i cosiddetti cacciatori di uragani, che trascorre il tempo a finire in mezzo ai tornado e a girare video da postare su YouTube. E noi, messi così, vorremmo vincere la guerra contro Russia e Cina? Dai su, siamo seri. Ma ci torneremo.

In questa comunità di simpatici scavezzacollo brilla la stella di Tyler, youtuber con la fazza, il sorriso magico e il cappellone alla Gary Cooper di Glen Powell, che del fico scavezzacollo sprezzante del pericolo ha faccia, fisico e pure espressività. È perfetto. Tyler guida una comunità di grillini fieri di aver appreso la meteorologia all’università della strada e dei tornado conosce tutti i segreti per andare a caccia dei simpatici tifoni distruggi città, alla ricerca del video virale, dell’avventura, delle challenge da Tok Tok.

 

Gli strati di Twisters

Ecco il primo strato di Twisters: i social, la ricerca dello spettacolo che si è parcellizzata e ormai non riguarda piò i grandi network, le case di produzione cinematografica e le compagnie teatrali, ma ognuno di noi, se abbastanza scemo e con sufficiente tempo a disposizione, può trasformarsi in una stella. I quindici minuti di celebrità di Andy Warhol. Di disoccupati idioti il nostro tempo ne ha creati più che a sufficienza. Il maschio alfa Tyler capisce subito che Kate ci sa fare e inizia ad assediarla, in parte per carpirne i segreti, in parte per infilarsi tra le sue mutandine. La dinamica tra i due personaggi è divertente, giocata sulla evidente attrazione sessuale che non si concretizza mai e le baruffe verbali che servono evidentemente a sublimare l’amplesso. A un certo punto qualcuno dice “c’è un forte afflusso di aria calda e umida” che è un po’ la metafora del rapporto tra i due protagonisti, una dinamica di corteggiamento che non si soddisfa mai un po’ alla Moonlighting, con Cybil Shepherd che la faceva annusare a Bruce Willis e capimmo subito che in giorno in cui gliela avrebbe data sarebbe finita la serie tv. Ma poi gliela diede? Non ricordo. Vabbè, non c’entra niente. Del resto Kate/Daisy ha il sex appeal della prima della classe che ti annichilisce parlandoti di meccanica lagrangiana. Qui arriviamo a un altro punto di Twisters: renderlo eccessivamente complicato con parolone e formule da nazisti della fisica e della meteorologia, appesantendo la sceneggiatura del film, solo per darla a bere e far credere che gli sceneggiatori sappiano cosa scrivono.

 

twisters

Cosa funziona? 

Date le premesse, ciò che funziona in Twisters è che poi, guardando meglio,  non è del tutto e non è solo il classico blockbusters-disaster movie con l’obiettivo di lasciare a bocca aperta gli spettatori. Gli effetti speciali e visivi non sono il cuore del film, servono a muovere i personaggi e a rivelarci innanzitutto quanto sono sceme queste mode spericolate anche se poi, infine, anche chi sembra imbecille ha un cuore d’oro. Per cosa, Chung mette da parte il dato meramente spettacolare? A tratti è incerto e forse una sceneggiatura più affilata avrebbe consentito di rendere chiaro l’obiettivo fin da subito. C’è anche una bella sequenza finale con i poracci attaccati dal tornado che trovano rifugio in un cinema dove stanno proiettando qualche vecchio film in bianco e nero e l’edificio è sbriciolato, prima vola via il tetto e infine anche lo schermo cede, aprendosi sulle strade e la città squassata dai venti vorticosi. Guardando a fondo, tra la love story mancata e il legal thriller alla Erin Brockovich contro gli speculatori del dolore, Twisters si incentra sulla sopravvivenza agli eventi atmosferici estremi, evidenziando un tema all’interno di tutti questi film distopici: non basta più combattere il nemico di turno, forse non si può nemmeno vincere, conta solo salvarsi, trovare riparo, mettere al sicuro i propri cari. A livello inconscio sembra la sustansiazione della strisciante percezione della sconfitta del nostro mondo e della nostra cultura occidentale: abbiamo perso la sfida della competitività e pure la guerra non va benissimo, tanto vale, mettersi di parte, aspettare che il pulviscolo nucleare si depositi e ricominciare meno stronzi di prima. Senza i social.

star wars pagelle cinema film***½ Non hai mai sentito nominare il Millenium Falcon?

 

 

Ecco le migliori frasi e citazioni di Twisters

Le migliori frasi e citazioni di Twisters

I tornado sono estremamente rari a New York

 

È una combinazione di scienza e religione

 

C’è un forte afflusso di aria calda e umida

 

Le paure non si affrontano, si cavalcano

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