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Nessuno ti salverà: thriller sci-fi con Kaitlyn Dever su Disney+. La recensione

nessuno-ti-salvera-poster_jpg_400x0_crop_q85Nessuno ti salverà è il film di Brian Duffield con Kaitlyn Dever  disponibile su Disney+.


Un sci-fi tutto tensione, basato sull’unità di tempo e di luogo, senza un attimo di respiro.

Storia semplice semplice: siamo invasi dagli alieni di Spielberg, quelli di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, ma c’è anche un E.T., tutti devono aver praticato molto yoga perché sono estremamente snodati e oltretutto si sono esercitati tantissimo con la telecinesi, così ci leggono nella mente, spostano gli oggetti e perfino i loro raggi di luce sembrano guidati da una mente potentissima, tipo Doctor Strange ma meno fico.

Insomma, Nessuno ti salverà è un mix tra Signs, L’invasione degli ultracorpi e A Quiet Place.

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Brynn vive isolata nella casa dei genitori, trascorre la giornata dedicandosi alle sue passioni, il modellismo, il ballo, il cucire, ma capiamo presto cosa non va: tutti nel paese la odiano. Il motivo sarà fondamentale nel prosieguo del film. Nottetempo la casa di Brynn è “invasa” dagli alieni. Gli esseri spielbergheschi vogliono impiantare un parassita nel corpo degli esseri umani per controllarli. Ma Brynn non è una ragazza come le altre, è combattiva e possiede un istinto particolare nel riuscire a colpire gli organi vitali di umani e alieni. Nessuno ti salverà diventa così un home invasion, la cui risoluzione è legata allo svelamento e risoluzione del trauma di Brynn.

Il film di Brian Duffield è efficacissimo nelle scene di tensione e azione, mentre il perdurante silenzio è interrotto efficacemente dai rumori emessi dagli alieni, alimentando lo stato di terrore strisciante. Kaitlyn Dever è straordinaria a raccontare solo col suo viso tutti gli stati d’animo, farci comprendere cosa pensa, cosa le sta accadendo, ma soprattutto muoversi in un mondo digitale visto che i suoi partner in scena sono gli alieni.

Il finale passa per la risoluzione del trauma di Brynn, conferendo a Nessuno ti salverà uno sbocco filosofico e un’originale risoluzione del “conflitto” tra umani e alieni.

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