La solitudine del primo episodio/Better Call Saul Pilota/Uno/Recap
Spin-off (scritto anche spin off o spinoff) è un termine inglese traducibile con “derivativo” o “derivato”, che alla lettera significa “ruotato via”, “al di fuori”, con riferimento astratto ad un elemento che si diparte da un corpo principale a causa della forza centrifuga dello stesso, corpo principale quindi inteso come ancora rotante/attivo/vivo.
Che cos’è?
L’attesissimo spin off della madre di tutte le serie tv, Breaking Bad: al centro, le vicende del’avvocato Saul Goodman, sette anni prima il suo incontro con Walter White. Come abbiamo scoperto dal pilota, Uno, Better Call Saul è anche un sequel. Ora vi spiego perché.
Come è?
È indubbio che l’incipit di Better Call Saul abbia fatto vibrare il cuore di tutti gli amanti di Breaking Bad. Nelle prime suggestive scene vediamo il nostro eroe mentre lavora in un negozio della catena Cinnabon a Omaha in Nebraska. Il classico punto ristoro uguale a mille altri, anonimo e algido, cercando di vivere nascosto, preoccupato che qualcuno lo possa riconoscere. L’ironia è che, tra le sue nuove mansioni, non ci sono piu testimonianze e ricorsi in tribunale: il nostro amico cucina, non droghe e metanfetamine come Walt e Jesse, ma cibi per il ristorante.
Nel futuro Saul non se la passa bene, lo vediamo alle prese con una vita triste e solitaria, impaurito, l’unico momento di gioia sembra essere quando mette la videocassetta con i suoi vecchi spot, ricordando i bei vecchi tempi andati.
Poi entriamo nel vivo. Siamo nel 2002, ovviamente ad Albuquerque in New Mexico, e il nostro affezionatissimo non si chiama nemmeno Saul Goodman ma James McGill, che scopriamo essere il suo vero nome. Vivacchia cercando di accalappiare clienti, tira a campare difendendo chi i soldi per un avvocato non li ha, vive in un ufficio che sta nel retrobottega di un centro massaggi thailandesi, dove dorme e in cui raramente riceve essendo un buco pidocchioso. Si prende cura di suo fratello, socio di uno dei più importanti studi legali della città, vittima di un collasso nervoso: è ossessionato dalle onde elettromagnetiche, vive chiuso dentro casa senza elettricità e nessun dispositivo elettronico. Il nostro affezionatissimo è sull’orlo del lastrico, vuole migliorare la propria condizione, trovare dei clienti veri e dei casi importanti, ma è convinto di aver trovato la gallina dalle uova d’oro: Kettleman, il tesoriere della Contea, è accusato di aver rubato un milione e seicentomila dollari. Saul/James sente odore di affare, un’accusa di peculato lo porterà sotto i riflettori, tenta di farsi affidare la rappresentanza legale, ma l’uomo, convinto dalla moglie, accetta di essere difeso dallo studio del fratello. Saul/James è ai ferri corti anche con loro, che continuano a inviare assegni che lui regolarmente straccia. Il nostro affezionatissimo vorrebbe che facesse liquidare la consistente partecipazione societaria, ma Chuck si rifiuta perché ciò comprometterebbe l’esistenza dello studio e i suoi casi, mentre lui è convinto di essere sulla via della guarigione. Poi, un giorno, mentre scorrazza per Albuquerque con la sua scassatissina automobile, investe un ragazzo sullo skateboard. O almeno pensa di averlo fatto, all’inizio. Scopre di essere vittima di una truffa di due ragazzi. Prima li allontana, poi ha l’illuminazione: usarli per provocare un incidente di auto alla moglie del tesoriere e quando la donna è in difficoltà, presentarsi come il salvatore della patria chiedendo in cambio l’incarico. Come accade sempre, soprattutto in Breaking Bad, per il principio dell’eterogenesi dei fini, il piano gli si ritorce contro: i due giovani seguono la macchina sbagliata e si ritrovano, indovinate un po’, a casa di Tuco Salamanca, l’amico nostro, di Walter White, Jesse e Hank.
Come è stato?
Questi tre nostri eroi non li rivedremo in Better Call Saul, sia chiaro. Ma ritrovare Tuco è stato bello: è stato un bel cattivo in BB e penso sarà un grande protagonista dello show.
Il pilota è molto incentrato su Saul/James e viene fatto tutto per non farne una macchietta: la portentosa caratterizzazione in BB, poteva far credere che si sarebbe sconfinato troppo spesso nella commedia, nel leggero, ma invece il personaggio è molto strutturato, quasi tridimensionale, ha proiettato qualche bagliore delle sue formidabili battute e metafore al fosforo, ma senza esagerare, confermando quanto anticipò Odenkirk quando Better Call Saul era in fase di produzione: “sarà 85% drama e 15% commedia”. Abbiamo bagliori del suo passato, quando era un piccolo imbroglione conosciuto come Jimmy Scivolone.
Appare Mike, nei panni del responsabile del parcheggio a pagamento del tribunale, protagonista di un paio di momenti leggeri con Saul/James/Odenkirk, una presenza già certificata ma che non smette di emozionarmi.
Come per BB è la qualità della messa in scena a stupire. Una delle caratteristiche di BB erano quelle lunghe sequenze raccontate, con un respiro profondo, in cui ogni singolo dettaglio si guadagna un’inquadratura densa di significato. La fotografia è di alto livello: saturata, in una rappresentazione che esalta un protagonista cosi eccessivo e fuori dalle righe, nel dramma e nella battuta tagliente.
C’è la fica?
No.
Omaha
È la città più grande del Nebraska, soprannominata “Gateway to the West”, il suo motto è Fortiter in Re ovvero, coraggiosa in ogni impresa. Sono quasi 14 ore di automobile da Albuquerque.

Curiosità
Il pilota di Better Call Saul ha battuto tutti i record di ascolto per una serie tv via cavo nella fascia di età tra i 18 e i 49 anni.
Bryan Cranston dirigerà alcuni episodi. Ce l’ho duro come Rocco sull’isola dopo l’arrivo della Buccino.

-Sta robaccia? So pure preoccupato che ho promesso a Vince che dirigevo un episodio. Faccio na figura demmerda epocale.
Categorie
Per ora (episodio 3, lingua originale) è di una lentezza sconcertante e talvolta gratuita. Not to mention le incongruenze psicologiche (tizio con pezze al culo strappa assegni mensili da 24mila dollari e non sono nemmeno intestati a lui, mentre poi per recuperare due spicci va a complottare coi narcos… al confronto BB era un documentario), fra le quali Tuco che ragiona (ma dai!). Trucco pessimo: Ermanthraut dovrebbe sembrare una decina d’anni più giovane mentre è imbolsito a livelli panici. Migliorerà, ma per forza.
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Non so, a parte l’incipit dell’episodio 2, episodi insignificanti
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