Visioni (di molto) successive – Il PDL
Un film "scollegato", pensato da Bernardo Bertolucci come una serie di quadri accusatori verso un’epoca e il degrado morale e umano che costuì la premessa della dittatura fascista. Così Il Conformista, tratto da Moravia, nasconde un paio di momenti alti – il treno, con l’alternanza di giorno e notte, alba e tramonto, mentre la moglie rivela al conformista indifferente la storia di come è stata "presa" quindicenne dallo zio/amico di famiglia e poi della relazione continuata per sei anni- ed il racconto della caverna di Platone nello studio del professore.
Altri momenti sono stilisticamente perfetti (la visita al padre in manicomio immerso in in bianco folle e fuori dal tempo) ma il film prosegue a strappi nella bizzarra sensazione del susseguirsi di una carrellata di momenti e scene e non del racconto di una storia. Il limite per alcuni, per altri la forza di Bertolucci, piaccia o no.

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