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Andor 2 – La ribellione dei tè e dei telegiornali: recensione, migliori frasi e citazioni

C’è un momento in cui capisci che Andor non è più solo Star Wars, ma un’invasione aliena nel palinsesto HBO: uno dei burocrati dell’Impero, invece di approvare la distruzione di comunità e l’arresto e condanna a morto di innocenti, si stranisce perché le posate non sono perfettamente allineate per cena. E mentre tu pensi “sarà mica il nuovo Gordon Ramsay?”, arriva la mamma rompiscatole in competizione con la nuora. I volenterosi carnefici dei Sith hanno le nevrosi come il nostro capo o il vicino di casa. In questa galassia qua e in quella lontana lontana. 

Balliamo?

La ribellione non si fa con le spade laser

La seconda stagione di Andor prende il lato figo della prima – azione, intrighi, spy story galattiche, comparto tecnologico marcatamente Star Wars, monologhi da standing ovation, gente che parla di rivoluzione con gli occhi lucidi e la schiena spezzata – e lo droga con gli steroidi dell’attualità: fake news, manipolazione dei media, crisi energetica, piazze pieni di piccioni, di manifestati, innamorati e venditori ambulante di gadget per turisti. Il tutto tenuto insieme da una spy story che più che James Bond sembra George Smiley… ma con la Forza sullo sfondo che guarda e dice “Siamo tutt’uno ma stavolta mi faccio gli affari miei”.

Il realismo nella galassia lontana lontana

Non si vola più nei cieli stellati a caso: qui si prendono i mezzi pubblici, si litiga col suocero, si va al mercato e ci si cura con le pezze fredde. La ribellione parte dalle cene tra amici (e nemici), dai vernissage, dai pettegolezzi imperiali, dalla voglia di chiudere i rubinetti e aprire i microfoni.

Mon Mothma organizza la ribellione come se fosse una cena elegante, ma poi si spaventa per un morto. Luthen invece gira con una fiaschetta che neanche Bukowski: altro che Jedi sobri.

Ma il punto è: capisco gli stilemi del genere, funzionano, ma io davvero voglio sapere tutte queste cose della galassia lontana lontana? Che posate usano, il gioco televisivo nel palinsesto preserale, i giornalisti e gli inviati, le suocere e come usano le posate?

Attori da urlo, soldati che non ci prendono mai

Cast da applausi: Adria Arjona e Denise Gough sfondano lo schermo a colpi di anime spezzate ma che non si piegano e spiriti devoti alla causa sbagliata. So pure bone come il pane della ribellione. Ben Mendelsohn appare per due scene e ti vien voglia di alzarti ed applaudire anche se è lì per torturarti. Stellan Skarsgård riempie di dignità e nichilismo il numero zero dei ribelli. I soldati dell’Impero confermano la tradizionale pessima mira al baraccone del luna park.

Andor ha dolori alla spalla. Anche noi

Cassian è sempre più l’uomo qualunque: combatte, sanguina, beve tisane, ha problemi coi superiori e dolori articolari. Più che una spia, è un cinquantenne con un’assicurazione sulla vita e una contro gli infortuni. E questo lo rende incredibilmente umano, vicino. Pieno di dubbi. Rimorsi. Quando incontra la guaritrice, ti commuovi. Poi però arriva la vaccata, tipo la base imperiale espugnata come fosse una bocciofila.

La struttura

Organizzati in gruppi di episodi scanditi dai salti temporali, ogni blocco ha un tema: la rivoluzione francese, la dittatura, il sacrificio e tutto ci riporta lì, a Rogue One: scopriamo come Andor ha trovato il suo androide e come decidono di partire per cercare un informatore. Tutte e due le stagioni della serie si confermano – ed era stato ampiamente anticipato – come il prologo di Rogue One. E poi c’è la meravigliosa ellissi del manifesto di Nemik. 

Ma quindi?

Andor 2 è The Wire con le astronavi. Zero Dark Thirty con le suocere. È la serie che ti fa riflettere su cosa significhi davvero resistere, mentre sorseggi un’altra tisana ribelle su Yavin 4. È forse troppo ambiziosa? Certo. Perfetta? No. Ma chi se ne frega. Quando hai dialoghi scritti come fossero scolpiti nella pietra da un monaco Jedi e un personaggio secondario che dice “qui non c’è niente da vedere” manco stesse a Brooklyn dopo una rapina in un diner, hai già vinto.

Ecco le migliori frasi e citazioni di Andor stagione 2

Le migliori frasi e citazioni di Andor stagione 2

Guardaci: io non riesco a dormire, tu a fare la spesa. La missione è la cena. Ce la possiamo fare. Bix

Se sto rinunciando a tutto io voglio vincere. Dobbiamo farlo. Adeis

Finirà: li distruggeremo o moriremo. Cos’altro c’è? Luthen. 

Siamo scetticamente fiduciosi. Deedra

Ciò che non prendete lo bruciamo perché non torneremo mai più qui. Saw

Ho molte più domande che suggerimenti. Andor

Pensi che sia pazzo? Sì sono pazzo, la rivoluzione non è per i sani di mente. Guardaci: non amati, braccati, carne da cannone, saremo morti prima che la Repubblica torni eppure eccoci qui. Tu dove sei ragazzo? Sei qui, non con Luten, sei qui e sei pronto a combattere. Saw Guerrera 

Pensa come un capo. Luthen

Andor: E se tutto andasse in fumo?
Luthen: Sarà stato un incendio abbagliante.

Andor: Noi non siamo droidi.
Luthen: E nemmeno quelli che eravamo all’inizio.

Mothma: Ma loro avevano un diverso codice di condotta.
Crennik: Il mio è ribelle, il suo è terrorista. Qualcosa del genere. 

I nostri problemi con Ghorman sono ampiamente documentati. Major Partagaz

Ricordate questo giorno. Senatore di Ghorman

Siamo tutti vittime della segretezza. 

Dovrai chiedergli “sei solo” e lui risponderà “ho amici dappertutto”. “Ho amici dappertutto”. Queste parole. 

L’unica dote speciale che ho è la fortuna e sento che sto per esaurirla. Andor

Un giorno quando avremo vinto faremo tutto ciò che ci siamo persi. Io ti troverò. Bix

E tu sei in ritardo, la ribellione non è qui, non più,  è volata via. È ovunque ora. C’è un’intera galassia pronta a disgustarti

Kleya: quando inizieremo a combattere
Luthen: l’abbiamo fatto.
Kleya: E come andandocene via?
Luthen: Combattiamo per vincere. Significa che perdiamo e perdiamo e perdiamo ancora. Finchè non siamo pronti. Tutto quello che conosci ora è un odio smisurato. Rinchiudilo dentro di te, nascondilo. Tienilo vivo finche non sai cosa farne. E quando ti dico muoviti tu ti muovi. 

Me lo hai promesso
Io mento. Abituatici. 

La vita ci mostra quello che rischiamo di perdere. Non voltarti dall’altra parte. 

K2: Tengo il conto degli ordini a cui hai disubbidito. Lo vuoi sapere?
Andor: No.
K2: 17.
Andor: Spegni.
K2: 18. 

Non potevi che essere che tu.

Fa sembrare facile il Senato, non è vero? Mothma

Dovrebbe smetterla di salvare le persone. 

Verranno tempi in cui combattere sembrerà impossibile. Ne sono certo. Soli, sfiduciati, sovrastati dalla grandezza del nemico. Rammentate questo. La libertà è un’idea pura, si manifesta spontaneamente, senza imposizioni. Atti casuali di insurrezione stanno avvenendo ovunque nella galassia. Interi eserciti, battaglioni non sanno di essersi già arruolati per la causa. Rammentate che la frontiera della ribellione è ovunque. Anche il più piccolo atto di insurrezione spinge le nostre linee più avanti. E poi rammentate questo: il bisogno di controllo dell’impero è così disperato perché innaturale. La tirannia richiede sforzi costanti, tende a incrinarsi e e a rompersi. L’autorità è fragile. L’oppressione è la maschera della paura.

Svegliare gli umani mi disorienta sempre. K2

Organa: Dormito bene?
Andor: No.
Organa: Le Capita mai?
Andor: No.
Organa: Abbiamo qualcosa in comune. 

È più facile quando so quello che faremo. 

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