Vai al contenuto

Inside Out 2: recensione, migliori frasi e citazioni

poster okSequel di una delle pietre miliar(d)i di Pixar, Inside Out 2 aggiunge addendi alla formula originaria senza metterla in discussione – e ci sta – ma ripetendola tale e quale.


Iniziamo la nostra recensione con un giustificato il lapsus miliari-miliardi: Inside Out è stato uno dei maggiori successi Pixar, sfiorando i 900 milioni di dollari in tutto il mondo mentre in Italia è il film della Casa che ha incassato di più, dato che spiega l’incredibile boom al botteghino con 2 milioni e duecentomila presenze nel primo weekend di programmazione. Scusate, Razionalità ha preso il ruolo del giornalista, ora torniamo alla Stupidera.

INSIDE OUT 2
«Scusa se te lo chiedo ma hai dimenticato il deodorante?»

Storia di Riley e delle sue emozioni

Inside Out 2 arriva nove anni dopo il primo capitolo e due anni di produzione alle spalle e siamo passati dalla 11enne Riley alle 13enne che ha superato i problemi derivanti dal trasloco dal Minnesota a San Francisco, ha delle amicizie, è una brava giocatrice di hockey ed ha ottimi risultati scolastici. Riley acquisisce il Senso di sé, una pianta di luce spunta nella sala operativa nella irritante soddisfazione di Gioia, sempre positiva e disponibile, ancora a capo del “gruppo di lavoro” delle emozioni primarie di Riley: insieme con Paura, Tristezza, Rabbia e Disgusto hanno sapientemente nascosto i ricordi brutti e conservato i più belli, lasciandoli crescere in una parte del cervello di Riley. Non ho ben capito dove è, ma tant’è: mica pretenderete che tutto abbia un senso e sia “realistico”? È un cazzo di film con delle emozioni antropomorfe!

Come Paura potrebbe sapientemente spiegare, quando tutto va bene la fregatura è dietro l’angolo: nel cuore della notte un pulsante rosso si illumina e inizia ad emettere un fastidioso biiip, accompagnato dalla scritta “pubertà”. Dal nulla sbucano fuori gli operai per allargare la sala operativa, cominciano ad abbattere muri da una parte e a tirarne su da un’altra, mettono le mani dentro il pannello di controllo; poi spariscono, c’è la pausa pranzo e lasciano tutto in giro. Insomma la testa di Riley è un gran casino e le conseguenze sono subito immediate: come le emozioni primarie provano a impartire istruzioni, Riley reagisce in modo spropositato. Insomma è la pubertà, bellezza. E poi la sorpresa si manifesta con sei valigie appese sulle braccia, aspetto nervosetto, i capelli elettrici: è Ansia e con sé ha portato un pugno di nuove emozioni, Imbarazzo, Invidia e Ennuì, che non ho capito ancora cosa cazzo sia, diciamo la Cumba della Noia, ma in una forma snob e abbastanza antipatica, addirittura in possesso di un centro di controllo personale in una app del suo telefonino (sic!).

inside-out-2_jpeg_1600x900_crop_q85
«Mi è semblato di vedele un gatto»

Le magagne di Inside Out 2

Il film si inceppa proprio qui. Alla sua prima regia, Kesley Mann ha raccolto il testimone da Peter Docter, regista del primo capitolo e passato alla produzione esecutiva – beh, lui ormai è un pezzo grosso, ha fatto i soldi –. Benché la sceneggiatura sia stata affidata nuovamente a Meg LeFauve, già presente in questa veste per il precedente insieme a Josh Cooley e lo stesso Docter, il problema di Inside Out 2 è la ripetizione quasi pedissequa delle dinamiche dell’ingombrante genitore e l’incapacità di allontanarsene dalla casa paterna (o materna). Sai quando prendi pregi, difetti, tic, vizi e la squadra del cuore perdente di tuo padre? Forse saremmo potuti essere di fronte a una raffinata struttura così simile a una dotta elaborazione dei rapporti genitori-figli, ma non è questo il giorno. Oggi noi copiamo! In verità Inside Out 2 riparte con la tiritera già vista. Ansia prende il comando, isola e imprigiona le emozioni primarie di Riley. Ora è lei, con le sue infinite preoccupazioni sui mille modi in cui le cose potrebbero andare male, accompagnate dagli infiniti piani per porvi rimedio, a tenere sotto controllo Riley, mentre Gioia, insieme a Rabbia, Paura, Disgusto e Tristezza parte per un viaggio alla ricerca del Senso di sé di Riley faticosamente costruito in 13 anni e riportarlo al centro della sala operativa della ragazzina.

inside-out-2-cinefacts-2
«Sono Topolino ma non posso dirlo… Chissà poi perché»

Un segnale di vita arriva dall’ironica rappresentazione di Topolino, in una divertente animazione in 2D, ma senza chiamarlo con il suo nome; c’è più spazio per Riley in prima persona: Mann si dilunga sui suoi rapporti sociali, le amiche, la scuola, lo sport e il suo mondo va in pezzi durante un camp di hockey: dall’essere l’occasione per trascorrere del tempo con le sue migliori amiche della scuola media, diventa la crisi in cui prende il sopravvento la necessità di piacere alle ragazze più grandi, mentre le vecchie amiche le confessano che non andranno nel suo stesso liceo.

Inside Out 2 dimentica volontariamente di trattare certi temi come il sesso: ignorare il suo influsso in pubertà è una scelta precisa per evitare rotture di palle sui social: le piacciono le ragazze? E perché proprio le ragazze? Le piacciono i ragazzi? E perché proprio i ragazzi? Ah allora siete omofobi!

Alla lunga (e per fortuna Inside Out 2 dura solo 96 minuti) il risultato è semplicistico, ripetitivo e meccanico, insomma annoia. Al vostro affezionatissimo scriba è sembrato affrettato separare Ansia da Paura, chiunque sa quanto siano legate, come lo stesso “modus operandi” di Ansia parta in fondo da timori e preoccupazioni nel nostro profondo. Di certo un film di animazione non può essere un trattato di psicologia – forse l’argomento esigeva altro approccio? Vabbè lo troveremo un film su pubertà e crescita da qualche parte, hai sentito parlare di Truffaut? –. Inside Out 2 è un buon film e un buon sequel, ma manca la magia, manca l’innovazione, quella che ci stupì tutti nel 2015, l’esplosiva fantasia nel mettere in scena la mente di una ragazzina, mentre io continuo a chiedermi come sia possibile aver terminato i mondi da esplorare nella mente di un’adolescente. E poi: siamo davvero solo dominati dalle nostre emozioni? Non dovrebbe esserci un qualcosa che medi fra di esse? Che ne so? Il cervello?

fight club stellette cinema** Ragazzi, state commettendo un grosso sbaglio.

Le migliori frasi e citazioni di Inside Out 2

La nostra ragazza cresce a vista d’occhio e non potrebbe andare meglio! Gioia

Tristezza is in da house. Gioia

Dove io vado tu vieni. Gioia

Ciao! Oh, cielo! Io sono Ansia. Dove metto le mie cose?

Gioia: Una nuova emozione! Wow!
Ansia: Oh, mi dispiace! Noi volevamo fare una buona impressione.

Soprannome… ti chiamerò oui oui.

Gioia: Ce la farà vero?
Rabbia: Fifty fifty

Non dovete ascoltare Ansia, sta usando queste orribili emozioni per cambiare Riley. Gioia

Non si tratta di chi è Riley, ma di chi deve essere.Ansia

Il mio lavoro è preoccuparmi dei problemi che non si vedono. Ansia

Gioia: Paura, ma tu hai un paracadute?
Paura: Sì, ma la vera domanda è: perché voi non lo avete?

Disgusto: Faremo esplodere una montagna e poi cavalcheremo una montagna di brutti ricordi?
Gioia: Sì.
Disgusto:  Ok, cosa potrebbe andare male?

Lascia un commento