Talk to me: recensione, migliori frasi e citazioni
Talk to me è un horror del 2022 diretto dai gemelli Danny e Michael Philippou.
Un gruppo di adolescenti trova una misteriosa mano di ceramica che consente di entrare in contatto con il mondo dei morti. Così organizzano delle serate in cui giocano a farsi possedere dagli spiriti per girare dei video da postare sui social. Le regole sono semplici: si accende la candela, si dice buonasera, si accende il lumicino si dice: buonmattino! No, no scusate: si accende la candela, si stringe la mano, si pronunciano le parole “talk to me”, appare lo spirito e se volete lasciarvi possedere bisogna dire “ti lascio entrare”. Inizia la possessione che non dovrà durare più di 90 secondi, durante i quali i presenti girano i loro video da social. Entro 90 secondi bisogna lasciare la mano e spegnere la candela. Come sta storia non provochi articoli indignati di Repubblica e Corriere della sera che gridano alla generazioni di debosciati ciò è ancora ignoto.

Talk to me è ambientato in Australia e inizia con un travolgente piano sequenza alla cui fine un ragazzo farneticante si infila un coltello in un occhio non prima di aver accoltellato il fratello. I fatti sono legati: il ragazzo, Duckett, aveva “giocato” anche lui con la mano. Quando Mia (Sophie Wilde) scopre le particolari indianate dei suoi coetanei, fa di tutto per prendervi parte: vuole contattare la madre morta da poco, forse ha perso un orecchino, forse non trova più le mutande della nonna e vuole chiedere alla genitrice. Chissà. Si fa accompagnare dall’amica Jade e suo fratello Riley, la cosa più prossima a rappresentare una famiglia per lei, anche se la madre, Sue, è interpretata da Miranda Otto, ancora traumatizzata per i fatti dell’Anello, la battaglia per il Fosso di Helm e quella roba lì, per cui ha la sindrome del controllo.

Dopo un inizio per prendere confidenza con i personaggi, Talk to me diventa un travolgente susseguirsi di possessioni, facce spaccate, ragazzini e ragazzine possedute da demoni suicidi e autolesionisti. I gemelli Philippou provengono da una lunga gavetta da YouTuber (con il canale RackaRacka) e conoscono cosa piace, ma soprattutto come i nostri ragazzi si stanno mandando in pappa il cervello. Repubblica e Corsera dove siete? Talk to me è un’aspra critica alla cultura social, alla ricerca del continuo brivido di una generazione apatica e senza valori, con la seduta spiritica che rimpiazza le droghe, dalla canna al Fentanyl, ma è anche una riflessione sulla mancanza di comunicazione tra generazioni, il dolore della perdita e la difficoltà nell’elaborazione del lutto. È un horror straordinario, con idee visive interessanti.
Talk to me è disponibile in streaming su Prime Video. Ecco le migliori frasi e citazioni di Talk to me.
Le migliori frasi e citazioni di Talk to me
Daniel (Otis Dhanji): Non potete superare i 90 secondi, avete capito?
Mia (Sophie Wilde): Cosa succede dopo 90 secondi?
Daniel: Vorranno restare.
Daniel: Accendi la candela per aprire la porta. Spegnila per chiuderla. Prendi la mano. Adesso di’: parla con me.
Mia: Parla con me.
Joss (Chris Alosi): Come è stato tenere la mano?
Mia: Incredibile. Potevo vedere e sentire tutto dall’altra parte. Sentivo mia madre che cercava di parlarmi.
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solo 3 citazioni?
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Be più che altro sono urla 😀😀😀
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