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Anatomia di una caduta: recensione, migliori frasi e citazioni

Anatomiadiunacaduta posterAnatomia di una caduta è il film Palma d’oro a Cannes 2023, scritto e diretto da Justine Triet e con Sandra Huller. Alla sceneggiatura ha collaborato il compagno di Triet, Arthur Harari.


Ai fini della recensione è curioso il dato biografico: Sandra Voyter è una scrittrice tedesca, sposata con Samuel, professore universitario francese. Hanno un figlio, Daniel, ipovedente in seguito a un incidente di cui Samuel si sente colpevole e, forse, lo considera tale anche la moglie. La famiglia vive in una baita sulle Alpi: Samuel la sta rimettendo a posto per ricavarne un b&b e fa da insegnante al figlio; Sandra scrive e traduce libri. Un giorno, mentre in casa Sandra sta concedendo un’intervista a una giovane studentessa e forse flirtando anche un po’, Samuel mette P.I.M.P. di 50 Cent a tutto volume, impedendo alle due donne di proseguire. Alcune ore dopo, Samuel sarà trovato morto, caduto dal terzo piano della casa, mentre lavorava alla ristrutturazione della soffitta. La polizia indaga, Sandra finirà a processo, imputata di aver assassinato il marito.

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Il classico courtroom drama è il bisturi con cui sezionare e analizzare la storia di un matrimonio. Testimonianze e prove indagano il rapporto tra Sandra e Samuel: lei avrebbe potuto ucciderlo? Forse lui era talmente depresso che si è tolto la vita? E il figlio cosa ha “sentito”? Crede alla colpevolezza della madre oppure ha paura di restare solo?

L’anatomia della caduta di Samuel non è altro che l’anatomia di un matrimonio, delle difficoltà dei rapporti di genere e della gestione dell’equilibrio tra il tempo familiare e quello per il lavoro ovvero tra affetti e aspirazioni e ambizioni personali. Samuel e Sandra vogliono avere successo nel lavoro; al tempo stesso amano il figlio e fanno di tutto per garantirgli un’esistenza il più completa possibile. Ciò implica sacrificio.

anatomia di una caduta

Siamo di fronte a una famiglia in cui i ruoli tradizionali, ormai ampiamente messi in discussione, sono invertiti: è l’uomo che ha sacrificato la carriera per la famiglia, la donna ha successo. Tutto è mediato e filtrato in Anatomia di una caduta per rendere impossibile l’accertamento della verità. Dopo l’incidente di Daniel, la famiglia è stata trapiantata da Londra nel sud della Francia, per volere del marito, cambiando quindi non solo casa, ma lingua. In tribunale Sandra è costretta a difendersi in inglese, padroneggiandolo evidentemente meglio del francese, ma lei è di madrelingua tedesca (come la Marlene Dietrich di Testimone d’accusa). Il figlio è l’unico testimone dell’accaduto ma è un non vedente, racconta suoni, echi, parole ed esperienze tattili. Samuel non aveva abbandonato le velleità letterarie e aveva iniziato a registrare le conversazioni, sperando di trovarvi idee da mettere nelle sue opere. Una di esse sarà usata nel processo, un litigo con la moglie, ma quanto è genuino? Non avrà Samuel volutamente provocato Sandra per avere una reazione da sfruttare nel suo futuro libro? Anche il litigio è mediato: lo ascoltiamo e lo vediamo ricostruito in una prospettiva parziale, quella dell’accusa, che poi l’imputata e il suo avvocato (Vincent, interpretato da Swann Arlaud) smontano, ma al tempo stesso è stato istruttivo scoprire come due intellettuali sposati si insultano con vocaboli forbiti, come una rissa verbale alla Treccani sul significato di qualche nuova parola.

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Ricostruita artificiosamente è la conversazione padre-figlio in auto, o meglio i ricordi uditivi di Daniel, messi in scena con il geniale doppiaggio del figlio dal bambino (Milo Machado Graner). Ascoltata in aula è la registrazione della studentessa-giornalista, la prova che Sandra ci stava provando con la giovane donna. E chissà se è un caso che l’uomo si chiama Samuel, Samuele, come il bimbo di Cogne. Richiami “meta” alla cronaca nera? Senza contare la protagonista di nome Sandra, come la sua interprete, Sandra Huller. E abbiamo detto della coppia di sceneggiatori, coppia di intellettuali anche nella vita.  Quanto è vero? Quanto è inventato? Quanto è rappresentazione?

Triet espone la relatività del reale in un tempo di confronto tra personalità e generi. È Bergman ai giorni nostri, il family play con implicazioni di genere del XXI secolo. In un mondo in cui la verità non esiste, dobbiamo solo scegliere da che parte stare: con la donna vorace, aggressiva, infedele, che crede che la vita sia una lotta nella giungla? O credere agli echi del corpo di Samuel, apparentemente remissivo e disposto a farsi da parte per il successo della compagna fino però ad esplodere? Non sapremo mai se la donna con cui Daniel tornerà a casa è davvero un’assassina. Io intanto ho nella testa 50 Cent. È il vero delitto.

bianca nanni moretti pagelle stellette cinema coccinema****½ Fa un po’ di tutto, anche se tutto quello che fa è bello ma inutile, un po’ come la matematica pura: magari non serve, ma è sublime.

Ecco le migliori frasi e citazioni di anatomia di una caduta.

Le migliori frasi e citazioni di anatomia di una caduta

Voglio che tu sappia una cosa. Non sono un mostro. Sandra

Vincent: I risultati dell’autopsia sono inconcludenti. La caduta accidentale sarà difficile come strategia di difesa. È per questo che apriranno un’inchiesta per morte sospetta. Perché eri l’unica persona presente. E chiaramente sei sua moglie.
Sandra: Stop! Io non l’ho ucciso.
Vincent: Non è questo il punto.

Sono innocente. Questo lo sai vero? Sandra

La vita è un caos in cui siamo tutti persi

Come ha detto qualcuno i soldi non fanno la felicità, ma è meglio piangere in auto che in metropolitana.

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