Shiva baby: recensione, migliori frasi e citazioni

L’orrore delle riunioni famigliari della Generazione Z nel film di Emma Seligman, Shiva Baby, prima collaborazione della regista con Rachel Sennott.

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Le due hanno poi lavorato in Bottoms, dove l’attrice ha anche co-sceneggiato il film e, folgorato dalla riscrittura della commedia adolescenziale, adattandola al 21 secolo e la woke generation, ho visto su MUBI Shiva Baby, un’ora e 17 minuti di intensi dialoghi su nulla, sulla scuola, sul futuro, sul cibo, sul sesso, sui fidanzati – ma perché i parenti sono così ossessionati dal sapere se sei non sei fidanzato/fidanzata? –.

Danielle (Rachel Sennott) è trascinata dai genitori allo shiva di un lontano parente, ovvero una cerimonia funebre nella tradizione ebraica; all’inizio abbiamo visto Danielle cavalcare un uomo più grande di lei su un divano. Danielle fa la escort, ma ai genitori ha detto che lavora come babysitter e le cose si complicano quando al rito funebre appare proprio il suo cliente accompagnato dalla bellissima moglie e la figlioletta di pochi mesi. In realtà l’uomo, Max, è stato un socio del padre ed è presente anche l’amica di infanzia Maya (Molly Gordon, la fidanzata di Carmy in The Bear 2); tra le due c’è stato qualcosa di più di una semplice amicizia e ora sono in pessimi rapporti a causa della rottura.

Ora immaginate tutto quello che può andare male a una riunione di famiglia. Be’ capita tutto a Danielle. Lei non sa quale direzione prenderà il suo futuro e tutti le chiedono cosa farà “da grande”; lei è infatuata del suo cliente ed è sconvolta nello scoprire che è sposato e al tempo stesso tutti nella casa le chiedono se è fidanzata, se ha una storia seria, si ferisce con un chiodo sporgente, fa cadere i libri sacri in terra. Intanto Maya la perseguita, spargendo sale sulle ferite dell’indecisione sul futuro e la confusione su se stessa di Danielle.

Seligman fa di tutto per creare un clima asfissiante: la classica villetta a schiera americana è piena fino all’inverosimile di anziani ebrei, logorroici e pressanti, decine e decine di personaggi alla Woody Allen che parlano veloce e fanno mille domande mentre si strafogano. Il tutto è caratterizzato da un’inquietante musica da film horror, accentuando la tensione nostra e di Danielle e la sua paura nell’affrontare domande di cui lei stessa non conosce la risposta. Intanto lei ha dimentica il suo telefono in bagno, sbloccato, mentre potenziali clienti cercano di contattarla. Come se non bastasse la moglie di Max (interpretata dalla bellissima Dianne Agron di Glee) comincia a sospettare qualcosa.

Come in Bottoms, la cultura woke è presa a serciate, pur restando dentro i suoi confini: la satira sul “lavoro nel gender”, l’ansia di un’attività imprenditoriale senza rinunciare alle comodità (“come fai a fare smartworking e ad avere tre aziende?’”); perfino il cibo è terreno di contesa (“mamma ricordi? sono vegetariana”, vabbè ma questa l’abbiamo vissuta un po’ tutti. Vi ho mai raccontato i miei 17 anni da vegetariano? Ve lo scriverò dopo che avrò mangiato la mia pizza con la mortadella).

Come in Bottoms gli stereotipi di genere, in questo caso il coming of age, sono ribaltati e sezionati per tirarne fuori l’assurdo e tutto il sapore travolgente della commedia.

Shiva Baby è il resoconto ironico di una generazione con le idee confuse e di come la disponibilità di genitori aperti e comprensivi spesso è parte del problema non la soluzione.

Confermo quanto scritto per Bottoms: Saligman e Sennott vanno tenute d’occhio, forse salveranno il cinema e finalmente avremo qualcuno da premiare perché lo merita e non solo perché ha l’utero.

**** La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti può capitare

E ora le migliori frasi e citazioni di Shiva Baby

Le migliori frasi e citazioni di Shiva Baby

Credo sia davvero importante supportare le donne soprattutto se impegnate nelle imprese. Max

Mamma, chi è morto? Danielle

Sembri la Gwyneth Paltrow dei poveri. Debbie

Danielle è nel business del gender. Joel

Il mio gaydar è forte come un toro. Debbie