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Godzilla II: King of the Monsters, mostri grossi che fanno a botte

godzilla 2 locandinaEppure c’è gente che si lamenta di un filmone con mostri grossi grossi che se le danno di santa ragione e distruggono tutto quello che c’è intorno a loro. Ebbene sì, nell’anno del signore 2019, dopo che i supereroi con le lame di adamantino sono stati raccontati in bianco e nero e hanno pianto, dopo che gli Avengers sono diventati una roba che Guerra e Pace scansate e dopo aver fatto finta che Batman possa davvero circolare per le strade e mantenere una parvenza di ragionevolezza, s’è perso il gusto di un bel team estinzione con dei giganti grossi come l’Oceano Pacifico che fanno a botte e degli scienziati pazzi che ancora credono nel sogno che il male del mondo è il genere umano e distruggere tutto sia la soluzione. 

Anni e anni di tweet e post e meme e già sul #TeamEstinzione e stiamo qua a tremare se qualcuno agisce di conseguenza.

Godzilla_King_of_the_Monsters
Fate la faccia basita

 

È la storia triste di Godzilla II: King of the Monsters. Diciamolo: la sceneggiatura di Michael Dougherty e Zach Shields fa un po’ sorridere. C’è lo scienziato a cui Godzilla ha ucciso un figlio, esiliato a fare foto ai lupi nel bosco, lì capisce che i predatori so’ dei cacacazzi e tendono a difendere il territorio, una roba che, dopo tutte le pisciate sugli alberi in Europa e in Medio Oriente e nel Sud Est asiatico, i militari dello Stato Maggiore amerigano, a quanto pare, non hanno ancora capito e accolgono come se avverso trovato Saint Graal. Poi c’è la scienziata pazza che vuole distruggere il mondo perché la cacca di kaiju fa crescere di nuovo i fiori; c’è la figlia che si beve tutto e la segue: lei ha il volto di Millie Bobby Brown, presa per mostrare la faccia sotto la pioggia di una che ha appena visto il Demogorgone, ma le hanno tolto i superpoteri telepatici e pensa “cazzo, quanto vorrei fare a botte coi ‘sti mostri”; c’è lo scienziato giapponese che ripete continuamente “Gojira” perché fa tanto anni Cinquanta; c’è la scienziata bona e cinese presa solo per far fare bella figura ai cinesi, che capisce tutto grazie alle favole cinesi – famo un corso accelerato di cultura e leggende della Cina che tanto andrà sempre peggio e tocca schierasse apertamente con chi vincerà la Terza Guerra Mondiale. Al cinema l’hanno già vinta. Poi c’è Charles Dance che riempie lo schermo di carisma, ma scelgono di fargli spade più pallottole che pronunciare battute. Questo è male. 

Tolto questo, ci sono i mostri impegnati in risse da bar, si menano, si odiano, si alleano, devastano, se mordono, sparano raggi laser dalla bocca e scariche elettriche dagli artigli delle ali, girato appassionatamente e con una regia ordinata e malgrado il fumo, il fuoco, l’oceano, le fiamme, i fulmini, la pioggia, Vera Farmiga che comunque distrae, tutto è orchestrato bene. Cazzo quanto ho goduto. 

PS: se vi chiedete come può essere che Godzilla possa stare in piedi in mezzo all’oceano, be la risposta è MA CAZZO LUI È GODZILLA: KING OF THE MONSTERS!!!

Reaction per l’ufficio stampa
I film su supereroi, mostri e robottoni sono diventati una cosa seria e non ve sapete godè più nulla. Nun ve lo meritate Godzilla II: King of the Monsters.

woody*** È stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere

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