9 cose che abbiamo imparato dalla quinta stagione de Il Trono di spade

Gli Immacolati sono sopravvalutati
Diciamolo, sono due stagioni che viviamo nel mito di questi eunuchi-mercenari, ma nella quinta stagione come vola una sberla se la prendono loro. Si fanno mettere sotto dai Figli dell’Arpia, cadono negli agguati, si fanno trovare con le braghe calate mentre le prostitute gli cantano le ninne nanne. Io fossi in Daenerys sarei un tantinello preoccupato.

Drogon spacca
Il salvataggio della madre dei draghi da parte del suo figlio ribelle è uno dei momenti più gagliardi dell’intera stagione. Drogon irrompe sopra la fossa da combattimento in una nuvola di fuoco, massacra decine di Figli dell’Arpia prima che Daenerys gli salga in groppa e insieme fuggano sopra le piramidi di Meereen. Al termine della fuga, Drogon si riposa su una collinetta e la khaleesi non riesce a nessun modo a farlo alzare manco fosse reduce da un rave party a Magliana. 

Essere figli di Cersei porta una sfiga enorme
Prima Joffrey se strozza col pasticcio di piccione – anche se scopriremo che sono stati i Tyrell insieme a Baelisch ad avvelenare il giovane re. Poi Myrcella avvelenata da Ellaria. Fossi in Tommen dormirei scomodo.
Primo postulato: uccidere tua figlia portasfiga
Stannis credeva di avere fatto la furbata, ma bruciare Shireen su suggerimento della sacerdotessa rossa avrà fatto pure sciogliere i ghiacci, ma non è servito a conquistare Grande Inverno. Prima so’ scappati i mercenari portandosi via i cavalli, poi Selyse si è impiccata e infine Stannis Baratheon primo del suo nome, re degli Andali e dei Primi Uomini si è fatto sorprendere dall’armata Bolton che è uscita al galoppo per massacrare le sue truppe. Meditare, meditare sempre.

Mai armare un credo religioso
Cersei pensava di avere di fronte un popolano scalzo, ma nominando Alto Passero Septon Supremo ha creato l’Ayatollah dei Sette Regni. Poi ha pensato bene di armarlo e così si ritrova una forza militare fortemente ideologizzata che tiene in scacco la corona in virtù dei processi che coinvolgeranno Cersei, Margaery e Loras. “La fede è spesso la morte della ragione” le spiega Qyburn e quando Qyburn le spiega le cose, Cersei capisce sempre… Anche se ormai è troppo tardi.

Quello che è morto non muore mai
È il motto della casa Greyjoy e delle isole di Ferro ma a quanto pare a Westeros è diventato stile di vita. Ricordate Beric Dondarrion, il cavaliere amico di Eddard Stark che è diventato leader della Fratellanza? E’ Thoros di Myr che lo riporta in vita. Poi ovviamente ci sono gli Estranei e la resurrezione di tutti i caduti ad Aspra Dimora. C’è la Montagna che dopo le ferite mortali inferte da Oberyn nel corso del processo per singolar tenzone di Tyrion ritorna anche lui nei panni del cavaliere della guardia reale dallo sguardo livido che raccoglie Cersei dopo il Walk of Shame. Lui ha fatto voto di silenzio finché i nemici di Sua Grazia non saranno sopraffatti. Credo non parlerà per lungo tempo. Così, c’è speranza per tutti gli orfani di Jon Snow che stanno inondando le nostre bacheche di ipotesi su come tornerà il bastardo Stark nella prossima serie… E che ce vo? Tanto resuscitano tutti!

I nani sono superdotati e se sei Tyrion hai fatto il jackpot (e toccare la testa di un nano porta fortuna anche se lui preferirebbe che gli succhiassero il cazzo)
Quando gli schiavisti propongono di uccidere Tyrion e asportargli il pisello per venderlo il nano evidenzia che non è possibile dimostrare che sia il pisello di un nano se non è attaccato al legittimo proprietario. Ma lo schiavista insiste, puntando sulle “dimensioni”. E allora Tyrion allude alle dimensioni extralarge del suo aggeggio. Quindi arriva la battuta del secolo de Il Trono di Spade: “Il nano sopravvive fino a quando non troviamo un mercante di cazzi”.

Mai dare retta a una sacerdotessa rossa che va tutta scollata nel pallido plenilunio dell’inverno del Nord 
Diciamocelo, Melisandre l’ha combinata grossa bruciando Shireen per il Dio della luce. Non è andata come la sacerdotessa rossa sperava: i ghiacci si sono sciolti ma l’esercito di Stannis è andato in pezzi, la regina Selyse si è uccisa e nessun dio con la spada di fuoco ha massacrato l’esercito dei Bolton. Almeno, Stannis trova la morte per mano di Brienne che è senz’altro meglio che finire nelle mani di Ramsay per essere scuoiato e fatto a pezzi. La domanda nasce spontanea: le sanguisughe con il sangue con il figlio di Robert funzionarono, quindi, forse, Stannis semplicemente non era il legittimo sovrano, ecco perché il sangue di Shireen non ha sortito nessuno effetto. Mica penserete che Melisandre è ‘na cazzara?Comunque la sacerdotessa è scappata a Castello nero con la coda tra le gambe riflettendo su dove ha sbagliato.

Mai accettare baci in bocca da chi ha tentato appena il giorno prima di ucciderti
Quello che accade a Myrcella è terribile, uccisa un attimo dopo aver finalmente “trovato” suo padre, Jaime, e condiviso un momento di dolce intimità. Ma, si sa, Westeros non è certo un luogo dove l’amore è ripagato, ma in cui siamo condannati a trascinarci tra un lutto e un altro. Questo è il mondo di George R.R. Martin. Così, un attimo dopo aver confessato amore al padre, Myrcella inizia a perdere sangue dal naso. Il veleno fa il suo lavoro. Ma chi ha avvelenato la giovane e bella Lannister? Ellaria ha trasmesso il veleno con il bacio di addio alla giovane. Un bacio un po’ eccessivo. Sembravano Kruscev e quel dittatore albanese. Insomma, diffidate di chi vi bacia in bocca il giorno dopo aver tentato di uccidervi. Che cazzo, queste so le basi del mestiere di sopravvivere a Westeros.