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Tagsebastian stan

Thunderbolts* – ovvero come ho imparato a non preoccuparmi del malessere interiore ed a prendere a pugni l’inconscio

Thunderbolts* inizia così: il logo Marvel si colora di grigio, sfuma nel nero e capiamo che no, non sarà uno di quei film pieni di battutine ogni tre minuti, ma piuttosto una roba in cui si affronta la depressione a cazzotti in slow motion. Bene. Thunderbolts*  è esattamente questo: il gruppo di sostengo psicologico e armato per sicari solitari e supersoldati depressi, ma armato fino ai denti e con muscoli più gonfi dell’ego di Tony Stark. Piangiamo insieme ripensando al poro Tony e noi tutti sui orfani? 

A Different Man ovvero “e se un giorno vi svegliaste e foste fighi come Sebastian Stan?”

A Different Man è un film che si basa sull’assunto “pensate un po’ cosa potrebbe accadere se foste brutti e una mattina vi svegliate e siete Sebastian Stan”. Esclamereste “oh mio dio dove è il mio braccio in vibranio?”… “Pamela-Anderson-anni-Novanta non è compresa nel desiderio?”. E così via 

Fresh

C’era una volta Noa. Fresh è disponibile su Disney+ e giustamente inizia come una favola, una favolesca commedia romantica. Dicevamo… C’era una volta Noa.

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RomaFF12 – Logan Lucky, recensione, cast, trama e le migliori frasi e citazioni: ecco gli Ocean Eleven in salsa cafona

Tempo di lettura: 1’41’’ Nei giorni successivi alla proiezione di Logan Lucky, tanti momenti e tante vivide emozioni riaffiorano. Passato nella Selezione Ufficiale della Festa del Cinema di Roma, con … Continua la lettura di RomaFF12 – Logan Lucky, recensione, cast, trama e le migliori frasi e citazioni: ecco gli Ocean Eleven in salsa cafona

RomaFF12 – I, Tonya: recensione, cast, trama, migliori frasi e una domanda: Margot Robbie ha davvero eseguito un triplo axel?

Passato nella Selezione Ufficiale della Festa del Cinema di Roma, I, Tonya di Craig Gillespie (Lars e una ragazza tutta sua) ricorda La Grande Scommessa per l’uso dei toni della commedia nel racconto di fatti di cronaca e i falsi documentari di Christopher Guest. Gillespie mette in scena un mockumentary spurio, divertente se non chiarisse subito che tutto è tratto dalle vere interviste ai veri protagonisti della storia.