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I peccatori: Ryan Coogler reinventa l’horror tra blues, razzismo e diavoli in IMAX. Recensione e migliori frasi

Ci sono film che iniziano piano e poi esplodono. Sinners – I peccatori invece parte già con la tromba del jazz che ti trapana il cervello, e non ti molla più fino alle prime luci del mattino. Ryan Coogler prende l’horror, lo immerge nel Mississippi del 1932 e ci butta dentro Michael B. Jordan, la sua ossessione di sempre, diviso in due gemelli che sembrano un prequel dark su Clemenza e Tessio.

Black Panther – recensione: Fascisti su Wakanda

Black Panther dimostra la capacità della Marvel di muoversi tra i generi e voglia di rinnovare nel ritmo, nei suoni e nell’ambientazione. Il film sul primo supereroe nero mainstream innova con un cast fieramente e quasi completamente black (eccezion fatta per Martin Freeman e Andy Serkis che qui non riconoscerà nessuno perché recita con la sua faccia, anche se recita è una parola grossa e me ne scuso) così come la colonna sonora. 

Creed, Stallone e il suo migliore amico

Creed è anche molto parlato e forse qua e là Coogler finisce col prendersi troppo sul serio. Però non va dimenticato che questo ragazzo neanche trentenne ha avuto le palle di presentarsi davanti a Rocky/Rambo/Sly e chiedergli di lasciare nelle sue mani “il migliore amico” di Stallone. Una prova di coraggio degna di uno che sceglie di affrontare Ivan Drago. E alla fine resta in piedi.