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Squid Game 2 – Il Pd al tempo della Corea

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Della prima stagione di Squid Game ricordo l’isteria collettiva, gli omicidi gratuiti, gli esseri umani gettati via come spazzatura; delle dinamiche ricordo pochissimo e confesso di far fatica a individuarle anche dopo una parziale seconda visione insieme a mia figlia. 

Squid Game ha trasposto in fiction i meccanismi del reality, che tanto piacciono agli spettatori e alle spettatrici televisivi del XXI secolo, insomma ai subumani, trasportandoli sul canale streaming più diffuso e aggiungendo ciò che tutti vogliono: vedere morire gli imbecilli e i morti di fame e di fama che vanno ai reality con una spruzzata di vaga critica al capitalismo rampante. 

Torna sul finire del 2024 Squid Game con quella venduta come una seconda stagione, ma in verità la prima metà di una completa, finendo appesa e lasciando l’amaro in bocca a moltissimi tra coloro che tre anni fa la esaltarono. Del resto il compito di Hwang Dong-hyuk, il creatore di Squid Game, non era semplice: aspettative troppo alte, come dover cantare al veglione di Capodanno della Rai dopo i Ricchi e Poveri o essere la Juventus, prendere il migliore allenatore sul mercato, spendere 200 milioni in nuovi calciatori e dover a ogni costo competere per lo scudetto. Spesso non è così, spesso pareggi, a volte insulti il fonico e gli avversari sono più prepararti.

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Non sai mai cosa può succedere se vai a una festa di Halloween vestito come uno di Squid Game

Il giocatore 456 Seong Gi-hun non riesce proprio a godersi i miliardi guadagnati sul campo da gioco e vuole trovare il tizio che lo reclutò nella metropolitana di Seoul per far saltare il banco e scoperchiare i vip e i manovratori dietro Squid Game. Lui vuole porre fine a tutto. Le prime due puntate si consumano in questo inseguimento, tra investigazioni, trappole e corse nelle stradine tutte uguali di Seoul: una serie di personaggi con evidenti problemi di dna e cromosomi danno la caccia a questo yuppie del reality all’ultimo sangue. Una volta beccato inscena un paio di roulette russe, prima con i suoi inseguitori e poi con Gi-hun; al pubblico di oggi devono essere sembrate una gran cosa, ma noi siamo cresciuti con Il Cacciatore di Cimino. Questi due episodi, definiti da molti noiosi sono, secondo me, la piacevole sorpresa di questa seconda stagione: ci mostrano i personaggi fuori dal contesto del vero e proprio Squid Game e avviano una sotto trama interessante che poi, nei restanti 5 episodi, Hwang Dong-hyuk sembra dimenticare e mettere da parte. 

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Volevo essere il Dottor Destino

Riuscito nel suo scopo, ma beffato nel tentativo di fare da esca per un blitz, Gi-hun ritorna nel gioco con l’obiettivo di farlo finire. Nella ricerca di maggiore democratizzazione dei giochi, gli organizzatori consentono ai partecipanti di votare alla fine di ogni manche per decidere se andare avanti oppure mollare, dividendo il montepremi tra i sopravvissuti. Tra un giro di ammazzamenti e l’altro, Gi-hun diventa il leader di chi vuole tornare a casa a mangiare la pancetta cotta, la verdura fermentata e piccante, la carne stufata e i dolcetti di riso coreani; Gi-hun fa la fine del Partito Democratico: perde tutte le elezioni finché, come un dittatore sudamericano, decide per il golpe e tenta l’assalto armato alla sala di controllo.

In tutto ciò, il numero di 001 è diventato il suo braccio destro ma non è altri che il Front Man, entrato dentro Squid Game. In effetti, caro Gi-hun, il numero 001 qualche sospetto doveva pur sollevartelo. 

Così, oltre ai giochi che mietono vittime – chi se la scorda la musichetta di quella specie di ballo della scopa – assistiamo  alle battaglie tra le due fazioni per ridurre il corpo elettorale di Squid Game, più o meno la stessa dinamica della prima stagione. Ed è qui che si sono concentrate tantissime critiche alla serie tv Netflix: la ripetitività del plot. Io mi limito ad annotare che la prima stagione non era certamente Breaking Bad; all’epoca Squid Game si era senz’altro avvantaggiato di un pubblico globale uscito più rancoroso e incazzato dalla pandemia (ne usciremo migliori… seeee, stocazzo) oltre al depravato gusto per gli assassinii attraverso innocenti giochi da bambini.

Sono assolutamente male appiccicati gli sforzi di Hwang Dong-hyuk di sostenere questa impalcatura con delle fondamenta filosofiche, utili ai subumani per sentirsi più intelligenti di quello che sono: il confronto tra cinici e sognatori, persone decenti contro i delinquenti più la forte componente anti capitalista, rappresentata da ricconi annoiati che investono e scommettono su chi sopravvive a un 1-2-3 stella imbecille all’ultimo sangue, mentre ragazzi e/o ragazze compiacenti ti sollazzano le palle, servendo da bere.

Nella seconda stagione si è aggiunta la sfiducia nella democrazia: le elezioni sono inutili, bloccate in un grottesco confronto, mentre Gi-hun diventa, suo malgrado, simbolo delle due fazioni: le “X”, quelli che “torniamo a casa che qui ci ammazzano”, e le “O”, il partito del “proseguiamo, se c’è riuscito lui ce la possiamo fare tutti”. Situazione molto da social in cui predichi un qualcosa ed inevitabilmente finisci per alimentare l’opposto. Quanto è vero tutto questo. C’è pure qualche frecciatina al politically correct – non sia mai che ci scappi un elettore di destra (qualsiasi destra).

Mentre accade tutto ciò Hwang Dong-hyuk si ricorda che nel mondo reale c’è una squadra di mercenari che sta cercando Gi-hun, una sotto trama scritta nei ritagli di tempo con apprendisti Gianni e Pinotto, un marinaio infido e il detective Jun-ho (interpretato da Wi Ha-jun) che cerca il fratello, alias il Front Man. Un’altra sotto trama più interessante riguarda la vita delle guardie in tuta rossa ma purtroppo svolta attraverso dinamiche da guardie carcerarie che cercano di sbarcare il lunario vendendo organi .

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Avete pensato che fosse finita… E invece no!

Le migliori frasi e citazioni di Squid Game 2

Episodio 1 – Pane e lotteria

Scusami ma puoi tornare tra 5 minuti? 456/Seong Gi-hun

Episodio 2 – Festa di Halloween

Non sempre il mondo funziona come quelli come te vogliono che funzioni

Episodio 3 – 001

-Perché un uomo vuole diventare donna? Gli uomini sono uomini e le donne, donne.
-Zitta mamma non puoi più dirlo. 

Episodio 5 – Ancora un gioco 

Uno in più! Uno in più! Uno in più!

E se uno di noi venisse ucciso nel prossimo gioco? Ci hai pensato? Immagino che tu senza di me potresti continuare a vivere, ma io senza di te non ce la farei. 

Ehi Gi-uhn finito il prossimo gioco sai che facciamo? Usciamo da qui e andiamo a bere come una volta. 

Ho paura. 

Episodio 6 – O X

Pulisciti quel sangue dalla faccia. 

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