Ryan Murphy torna su Netflix con Monster: The Ed Gein Story, nuova tappa nella sua antologia del male reale: la vera storia del killer che ha ispirato Psycho, Non aprite quella porta e Il silenzio degli innocenti.
Il soldato che si fece esploratore per l’impero britannico. L’uomo che sfidò la morte e mise in gioco la sua vita per tornare in luoghi selvaggi e inesplorati. Il marito che lasciò sola a casa la moglie gnocca (Sienna Miller) a crescere i figli. È la storia che non ha commosso il web ma ha suggestionato James Gray che in Civiltà Perduta abbandona le atmosfere e i toni urbani dei precedenti film per lanciarsi in una avventura più dello spirito che dell’azione nelle giungle del sud America.
Guy Ritchie rimaneggia la leggenda di Re Artù e la trasforma nella sua materia preferita: storie da “bravi ragazzi”, dialoghi tarantiniani, bori prestati alla cavalleria. Ecco King Arthur: Il potere delle spada.
Tutti, a volte, distolgono lo sguardo, anche io lo faccio, ma è questa la differenza tra un uomo e il re.