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Il Signore degli anelli – Gli anelli del potere stagione 2. Come è andata?

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Alcune considerazioni su Il Signore degli anelli – Gli Anelli del Potere 2, la serie tv dell’universo de Il Signore degli Anelli targata Amazon e disponibile su Prime Video:

  • Fare meglio di una prima stagione scritta coi piedi di Celik e girata con la lucidità del calcio profetizzato da Marco Giampaolo era francamente facile.
  • Charlie Vickers (Sauron) e Charles Edwards (Celebrimbor) hanno avuto gli stessi problemi alla schiena di Matt Smith in House of the Dragon: se so’ portati la serie sulle spalle per tutti e 8 gli episodi.
  • Owain Arthur (Durin IV), Peter Mullan (Durin III) e Sophia Nomvete (Disa) hanno avuto più o meno gli stessi problemi e la necessità di ricorrere a diverse ore di fisioterapia per la sciatica di trascinare  la storyline dei nani.
  • Tutti ad aspettare il buon vecchio Tom Bombadil e Patrick McKay e J.D. Payne lo hanno gestito come un Cristo ciccione che ha mangiato troppa carbonara e ascoltato troppi musical.
  • (SPOILER) Nell’ultimo episodio della seconda stagione, quindi 16 episodi dopo essere apparso, Lo Straniero ha scoperto grazie a Tom Bombadil di essere Gandaf. Me cojoni, tutto il mondo lo ha capito al massimo dall’episodio 3.
  • La conquista dell’Eregion e la gestione della battaglia con l’esito sul filo dell’arrivo o meno dei nani è stato uno dei momenti più alti della stagione.
  • Purtroppo sai che Elrond, per qualsiasi cosa faccia, semplicemente non morirà e ciò fotte un po’ tutto. 
  • Vale anche per Galadriel che oltretutto è il personaggio peggio scritto e peggio interpretato della serie e non so sinceramente cosa viene prima, se la scrittura o la pessima Morfydd Clark.
  • Anche il piano di Sauron per gli orchi, la stessa gestione degli orchi e la loro successiva e definitiva caduta nell’oscurità è stata molto ben fatta, compreso il fato di Adar e la perfetta skin care garantita dagli anelli.
  • Capito perché Galadriel arrivata a 200 anni è ancora una figa?  
  • Anche la lenta corruzione e l’inganno di Sauron a Celebrimbor, la forgiatura degli anelli che corrompe lo stesso Signore Oscuro è stato molto ben costruito.
  • Sauron combatte anche con fair play: con Galadriel ad esempio decide di giocarsela a spadate quando potrebbe muovere le dita e trasformarla in topo. O una topa.
  • Non è che sto Sauron ha semplicemente avuto un pessimo ufficio stampa?
  • Comunque il duello a spadate tra Sauron e Galadriel è di una tristezza unica.
  • Purtroppo per rendere il tutto epico sarebbe servita una scrittura e una regia più illuminata, i momenti topici sono stati sprecati pensando troppo a spendere bene i soldi e ha stupire lo spettatore nel suo micragnoso 40 pollici, piuttosto che a lasciar sgorgare semplicemente le emozioni. Vedi bacio elrond-Galadriel, scoperta Narsil, fine del duello tra Galadriel e Sauron.
  • Un altro problema è stata la gestione del tempo sullo schermo delle varie vicende: a tratti sembrava che dei pelopiedi e dello Straniero ci si fosse semplicemente dimenticati.
  • Gli sceneggiatori: “Cazzo se semo scordati er vecchio!”. F4, faccia basita.
  • Interessante la rilettura degli orchi: in fondo secondo Patrick McKay e J.D. Payne, prima di Sauron erano semplicemente degli individui molto maleducati, irascibili e con una scarsissima igiene.
  • Il Balrog è praticamente indistinguibile da quello dei film di Peter Jackson e questo fa sorgere il dubbio: so scarsi questi de Gli Anelli del Potere o Il Signore degli Anelli di Jackson  tiene botta ancora alla grande? 
  • Scherzi a parte, la seconda stagione è sicuramente più vivace, non ci sono gli errori grossolani di montaggio e di sceneggiatura della prima. È un buon lavoro.
  • Se avete visto Whiplash, sapete cosa possiamo pensare di un “buon lavoro”: “Non esistono in qualsiasi lingua del mondo due parole più pericolose di “buon lavoro”!”. Amen.

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