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After the fire – Il caso Cucchi sulla pelle dei mussulmani francesi

after-the-fireAvant que les flammes ne s’éteignen – After the fire è il film di Mehdi Fikri che racconta il conflitto sociale e l’integrazione fallita nel cuore della Francia.


Strasburgo, il telefono squilla nella notte mentre Malika (Camelie Jordana) prova a fare l’amore con suo marito, ignorando le lacrime del figlio piccolo. Dall’ospedale la informano che suo fratello Karim è ricoverato. Qualche ora dopo il ragazzo morirà, secondo la polizia, per una crisi epilettica. A Strasburgo, scoppia la rivolta della comunità araba e mussulmana. In un film visto troppe volte nella cronaca del nostro tempo, scopriremo che la crisi epilettica nasconde l’ennesimo caso di violenza perpetrata e poi nascosta dalle forze dell’ordine.

After-the-Fire-2023-Mehdi-Fikri-recensione

Il film di Mehdi Fikri non è una storia vera ma si ispira a tante storie vere. Scorrono sui titoli di coda i tanti Karim, Malika e Driss della vita reale. Ci sarebbe stato bene anche Stefano Cucchi, ma senza la questione etnica. Ma non è Sulla mia pelle, Fikri non narra le violenze e le privazioni che hanno condotto alla tragedia, ma tutto quello che segue all’assassinio: le difficoltà della famiglia nell’affrontare la fredda macchina della giustizia francese, le violenze private della polizia, il ricatto, il problema dei soldi, la gestione mediatica del caso. Gli spiragli di luce sono nell’intimità tra i fratelli, i momenti di tenerezza raccontati. Avant que les flammes ne s’éteignen è più un film su una famiglia araba-francese, apparentemente integrata nella società occidentale, il conflitto causato dal conciliare due mondi, la religione, i maglioni da cui si intravede il seno, la veglia, la preghiera, le piccole difficoltà conquiste come una bancarella al mercato, il rischio di perdere tutto per inseguire il miraggio della giustizia.

forrst gump**** La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti può capitare

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