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Operazione UNCLE: Guy Ritchie arriva fuori tempo massimo

operazione uncleUno legge: “regia di Guy Ritchie” e pensa ci saranno un montaggio furioso, inquadrature mai banali, azione e parolacce. Invece, Operazione U.N.C.L.E. manco sembra un film di Guy Ritchie, piatto, ovvio, forse Guy era troppo impegnato nel cercare di farne un’opera di modernariato cinematografico con tanta Roma e moda italiana piuttosto che metterci dentro l’azione. 
Operazione UNCLE è un James Bond fuori tempo massimo, girato proprio come un Bond degli anni Sessanta, che non regge il passo con l’attualità (la scena di inseguimento iniziale con le auto è eccellente però… le macchine vanno piano!) con una Bond Girl cozza (Alicia Vikander è molto più sexy piena di tubi quando interpreta Ava di Ex Machina) e due personaggi divertenti con buoni tempi comici: Arnie Hammer e Henry Cavill sono aiutati dalla chimica degli opposti, Usa contro Urss, Cia contro Kgb e magari dall’essere un po’ bravi nel tenere in piedi il film perché l’unico talento visto in Operazione UNCLE è stato messo nei vestiti di sartoria e le battute tra i due.

Ciò che può andare male in un futuro post guerra fredda è che facciano veramente un sequel di Operazione UNCLE come minacciato nella scena finale in cui le due spie riottose saranno costrette a lavorare insieme alla cozza e a Hugh Grant che, per una volta, esce fuori dalle sue commediole melliflue e riesce pure ad essere il meno molesto possibile, anche perché sulla scena ci resta davvero poco eppoi non dimentica di fare quelle faccette british mezzo imbarazzate a capochino e la gobba.

Ps: Henry Cavill è davvero figo vestito bene.

fightclub** Ragazzi, state commettendo un grosso sbaglio.

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