Vai al contenuto

Tagrecensione

Barry Lyndon è bellissimo e non ti consola 

Barry Lyndon di Stanley Kubrick, uscito nel 1975, è spesso ricordato come uno dei capisaldi della cinematografia: luce naturale, composizioni pittoriche, eleganza formale portata all’estremo. In realtà è uno dei film più crudeli mai realizzati sull’ascesa sociale e sul destino umano. Dietro ogni inquadratura perfetta si nasconde un giudizio implacabile: la bellezza non consola, il successo non salva, il tempo presenta sempre il conto. Kubrick usa il cinema storico non per raccontare il passato, ma per mostrare come lo sguardo costruisce — e distrugge — il senso della Storia. Ma soprattutto, mostrare il triste destino dell’essere umano, sballottolato da forze più grandi e potenti di lui. 

Avatar – Fuoco e Cenere: Tre ore e dieci di Convenzione di Ginevra alla camomilla blu

In Italia dal 17 dicembre 2025 con le sue tre ore e dieci di spettacolo in 3D Avatar 3 – Fuoco e Cenere di James Cameron si candida a essere uno dei film più attesi e discussi del 2025. In questa recensione senza filtri analizziamo la trama, le novità (poche), la tecnologia 3D, i personaggi, le migliori frasi e citazioni e le scelte narrative di Cameron, spiegando perché questo terzo capitolo di Avatar rischia di trasformarsi più in una maratona di resistenza che in un’esperienza cinematografica. Se state cercando una critica ironica, pungente e approfondita su “Avatar – Fuoco e Cenere”, siete nel posto giusto.

Train Dreams – Elegia per taglialegna, sogni spezzati e boschi che piangono: recensione, migliori frasi e citazioni

Train Dreams, il film del 2025 diretto da Clint Bentley e disponibile su Netflix, propone un ritratto crudele e poetico dell’America del primo Novecento. Attraverso la vita del taglialegna Joel Edgerton, tra ferrovie, foreste distrutte e perdite atroci, il film racconta la brutalità del progresso e la fragilità dell’anima umana. In questa recensione  ecco come Train Dreams esplora intrecci dolore e bellezza, nostalgia e verità

Jay Kelly – Manuale di sopravvivenza per attori inutili: recensione, migliori frasi e citazioni

Jay Kelly ovvero il manuale di sopravvivenza per attori inutili sbarca su Netflix e Noah Baumbach ci regala l’ennesima crisi esistenziale travestita da commedia. Questa volta tocca a George Clooney interpretare un attore egocentrico, svuotato e convinto che il mondo debba inginocchiarsi ai suoi capricci, mentre Adam Sandler prova a tenerlo a galla con la sua sempre più convincente vena drammatica. Il film è una satira compassionevole del sistema Hollywood, tra amori mancati, nostalgia anni Sessanta e il fantasma di Woody Allen che osserva da lontano.

Ammazzare Stanca: Vicari firma l’album di famiglia che l’Italia non vuole vedere

“Ammazzare stanca” di Daniele Vicari è uno dei film italiani più discussi del 2025. Ispirato all’autobiografia di Antonio Zagari, il film ricostruisce la nascita e l’espansione della ‘ndrangheta negli anni ’70, tra Nord e Sud, mischiando politica, malavita e lotte sociali. Una storia vera, ruvida e ingombrante, che qui analizziamo con la grazia di chi ha già litigato con metà dei film italiani dell’ultimo decennio.

Recensione Stranger Things 5 – Volume 1: quattro episodi tra epica e confusione

La recensione del Volume 1 di Stranger Things 5 non può che partire da un dato: la stagione finale comincia con più spiegoni di un film per la tv della domenica pomeriggio. Netflix ci porta di nuovo nel Sottosopra, tra citazioni anni ’80, superpoteri potenziati, riferimenti ai Goonies e idee da Marvel Cinematic Universe. Il risultato? Un mix che intrattiene, diverte, ma a volte annaspa nella sua stessa ambizione.

Task: Mark Ruffalo senza Hulk, rapine, sensi di colpa e America marcia

Task è la nuova serie tv HBO creata da Brad Ingelsby, disponibile in Italia su Sky e NOW, con Mark Ruffalo protagonista: un crime disperato e umano che mescola rapine alle “drug house”, FBI in crisi esistenziale e famiglie sfasciate nella periferia operaia di Philadelphia. In questa recensione di Task proviamo a capire perché la serie con Ruffalo, Tom Pelphrey ed Emilia Jones non è solo un’ottima crime story, ma una delle storie più dolorosamente umane dell’anno.

Frankenstein di Guillermo del Toro – Mostri, padri e cattivi maestri su Netflix

Netflix ha deciso di metterlo in catalogo il 7 novembre, dopo un “passaggio tecnico” in sala: due proiezioni contate, giusto per dire che sì, è uscito anche al cinema.

Peccato, perché il Frankenstein di Guillermo del Toro è tutto ciò che un televisore non riesce a contenere: un film da schermo enorme, da pelle d’oca e velluto, da luci che fanno rumore, colori che ti restano attaccati addosso come brividi.

The Running Man – TikTok 3x, paranoia e sudore artificiale. Recensione, migliori frasi e citazioni

Non so voi, ma io a metà film ho cercato il telecomando per mettere pausa. The Running Man di Edgar Wright va così veloce che ti senti dentro un algoritmo impazzito di TikTok: tagli, luci, urla, pubblicità, hashtag, cazzotti, propaganda, droni. È un film che corre talmente tanto che a un certo punto ti dimentichi di essere al cinema e ti ritrovi su TikTok a velocità 3x, mentre l’AI decide se farti ridere o piangere.

Mr. Scorsese – Il Santo Patrono del Cinema si confessa

C’è un momento in Mr. Scorsese, il nuovo documentario in cinque puntate diretto da Rebecca Miller (figlia di Arthur, moglie di Daniel Day-Lewis, quindi sì: il livello di cinefilia genetica è tipo DNA Criterion Collection), in cui qualcuno,  dice una cosa che ti apre lo sterno come una lametta: “È un sensualista ma lavora come un minatore. E ha la vocazione dell’uomo di chiesa. E nel caso di Marty capisco che questa è la sua cocaina”. 

Il lato oscuro del Boss: recensione, migliori frasi e citazioni da Springsteen: Liberami dal nulla

Springsteen: Liberami dal nulla è la storia di quando il Boss ha smesso di fare l’eroe da stadio per diventare un uomo con la chitarra e i nervi a pezzi. Jeremy Allen White lo interpreta come uno appena uscito da un ristorante ma ha la fame dell’anima. Scott Cooper lo filma come un poeta folk in crisi di mezza età che cerca la luce tra i demoni — e finisce per trovare solo più ombra. Ma che ombra meravigliosa.