Weapons: horror, commedia, disastro. In quest’ordine
Con Weapons Zach Cregger torna dopo Barbarian e fa un film che vorrebbe essere Kubrick e finisce Massimo Boldi. E c’è pure Wong. Woke.
Cinema, film, serie tv, recensioni e tante altre cazzate
Con Weapons Zach Cregger torna dopo Barbarian e fa un film che vorrebbe essere Kubrick e finisce Massimo Boldi. E c’è pure Wong. Woke.
C’era una volta un film che già prima di uscire aveva fatto più rumore di un manipolo di nani (scusate, “esseri magici della foresta”) che cantano Ehi-Ho!. E finalmente eccolo qui: il live action di Biancaneve targato Disney, pronto a farci rimpiangere i tempi in cui i remake almeno avevano i nani veri.
The Brutalist è il film biografico sul grande architetto ungherese László Tóth, diretto da Brady Corbet, candidato a 10 premi Oscar tra cui Miglior Attore per Adrien Brody, 22 anni dopo Il pianista.
Se non fosse che The Brutalist non è un biopic nel senso che László Tóth non è mai esistito.
Captain America: Brave New World aspira a essere un thriller fantapolitico con meno azione e più dialoghi, ma il risultato sembra scritto da un’IA per non distrarre chi guarda Disney+. Sam Wilson è di nuovo in crisi sul suo ruolo, Thunderbolt Ross (Harrison Ford) è presidente con uno slogan furbo e l’adamantio potrebbe scatenare una guerra tra superpotenze ma una domanda resta: perché non chiamarlo direttamente Hulk Rosso prende a pugni Captain America?