99, recensione e migliori frasi
99 è il The Last Dance dei documentari calcistici. Le tre puntate di 99 procedono esaltando e glorificando la magnifica stagione del Treble del Man U, ma tutto è pervaso dalla sensazione di perdita, la consapevolezza di un momento che non tornerà più, i rimpianti, le ferite, i dolori sportivi e professionali.
“Voglio sentirmi di nuovo così, non capiterà mai piu”. David Beckham
Gli addii di Cantona e Schmeichel, Keane e Scholes che perdono per squalifica la più importante partita della loro carriera, le scelte sbagliate, mentre la gioia della vittoria lascia spazio alla sensazione che quell’attimo non tornerà più e quando è passato resterà solo il rimpianto della certezza di non poterlo assaporare più.
“Che roba il calcio”. Gary Neville
Niente è stato più lo stesso per Beckham, Neville e tutti gli eroi del 1999, così come per noi che abbiamo toccato e sfiorato quella magia nelle parole dei suoi (infelici) protagonisti. La vittoria è bella, rende gli uomini eroi, ma sono le sconfitte ad accerchiare gli sparuti momenti di gloria, la contezza degli errori, gli sbagli, le persone che abbiamo deluso, le svolte della vita che non abbiamo saputo affrontare.
“Lo sport è fatto di delusioni. Se sopravvivi a lungo vedi anche delle vittorie. Se parliamo di delusioni, non finiamo più. Quando giochi al likite, c’è un costo…”. Roy Keane
Disponibile su Prime Video, 99 celebra la vittoria ma ci ricorda l’amaro prezzo della sconfitta, dell’insoddisfazione, la frustrazione della continua ricerca del miglioramento, del superare i propri limiti anche per calciatori miliardari, anche per uomini copertina, anche per duri pirati del centrocampo od orchi che difendono la porta dagli attacchi degli avversari. Tutto passo, tutto è dolore, la gioia dura un attimo, resta solo il calcio, lo United, i cori e la riconoscenza dei tifosi.
«Il capo diceva sempre “era meglio se era difficile, se e difficile sarà meraviglioso”». Andy Cole
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