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Visioni successive – Qualche considerazione “Sacrificabile” e da mercenario

imercenariDella serie “accade solo nei film”, nella prima scena Stallone e i suoi hanno gli occhiali che evidenziano i cattivi.

Si vede subito che Stallone ha avuto una vita difficile e il film una produzione travagliata (bollette non pagate, litigi con Van Damme, Lundgren che voleva picchiarlo quando vedeva i giornalieri), ce l’ha scritto in faccia con il botox.

Belle un paio di battute, soprattutto tra Stallone e Schwarzenegger, piene di autoironia: Schwarzy: “Dai il lavoro a lui, è pratico di giungla” (riferendosi a Sly). Stallone: “E’ molto occupato, vuole diventare presidente” (riferendosi a Schwarzy).

Poi finisce lì, nel senso che seguono dialoghi fiacchissimi, come quello nell’angar in cui Jet Li parla della sua fantomatica famiglia, e tutti si domandano “ammazza ma ha una famiglia”. Manco fosse Rosebud. Oppure quelli sulle armi a cui mancava assolutamente qualsiasi nota ironica.

Anche alcune scene sono risibili, come la prima apparizione dei cattivi che rovesciano due carretti. Mah, manco negli anni Ottanta;

Però le scene di azioni sono molto buone e ben girate. Il finale poi è un casino assoluto di proiettili ma lì stavo già a dormire.


Statham è una grande spalla.

Alla fine Stallone invece di trombarsi la bonazza gli dà dei soldi, manco fosse un Berlusconi qualsiasi.

 

2 e mezzo buono**½
Non sei andato malissimo ma neanche troppo bene… come il Tottenham

2 pensieri riguardo “Visioni successive – Qualche considerazione “Sacrificabile” e da mercenario Lascia un commento

  1. l'ho detto proprio in quel senso lì ovvero doveva essere un film stile anni Ottanta ma certe scelte estetiche sono semplicemente "povere", una volta si sarebbero trovate altre soluzioni

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