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Prima visione – The Hangover

nottefolle a manhattanPrendete Shawn Levy. Prendete quest’uomo, mezzo minotauro e mezzo public relations, prendete un uomo che nella vita non ha dovuto fare altra fatica che essere nella villa giusta, nel party giusto, stringendo fra le mani il cocktail giusto e di sparare la stronzata giusta al momento giusto con la persona giusta.

“Sai Steve? Saresti perfetto come ispettore Clouseau, saresti l’esegesi ma soprattutto la glossa perfetta di Sellers”. Che cazzo vuol dire? Shawn Levy non lo sa ma quello che sa benissimo è che neanche Steve Martin ne ha idea ma ciò che conta è l’impressione perché lui è al posto giusto, nella villa giusta, con il cocktail giusto fra le mani. Metti che una sera a cena, in un ristorante macrobiotico, un tipo giusto come Shawn Levy incontri Ben Stiller. Potrebbe dirgli “Sai Ben? Ti vedo benissimo a combinare disastri in un museo, perfetta sintesi ma al tempo stesso antitesi dell’uomo moderno che si confronta con la storia e la scienza non in grado di capirle ma perfettamente a suo agio nel distruggerle”. Anche in questo caso Ben Stiller annuirebbe soddisfatto, senza capire un acca di quello che ha sentito ma colpito perché quell’ometto curioso è nel ristorante giusto e ha fatto anche la giusta ordinazione.

Tutto questo non è fantascienza, è accaduto, facendo di Shawn Levy – un uomo senza il minimo talento che non sia quello di poggiare una cinepresa in terra su un cavalletto e chiedere a degli attori di mettercela tutta per non sputtanarsi del tutto con film come La Pantera Rosa e Una notte al museo (tra l’altro non riuscendoci) – un tizio che vale milioni di dollari. Questa volta gli è bastato incrociare Steve Carell e Tina Fey davanti a degli studios televisivi (lui era quello grasso con la maglietta “i am a stupid fan”) chiedendogli se avevano voglia di improvvisare per lui un’oretta e mezzo nei panni di una coppia sposata della provincia newyorchese che, durante una serata in città, è scambiata per una coppia di criminali da strapazzo in possesso di foto compromettenti di in procuratore distrettuale. Giuro, il film è tutto qui: un’ora e mezzo di gag dei due, alcune riuscite, altre no, altre ancora N.O., fine. L’onore del rispetto del proprio nome e reputazione Carell e Fey lo portano a casa ma di un pelo, da vecchi mestieranti della tv e della celluloide. Restate anche sui titoli di coda, ne avrete una dimostrazione. Ma poi dimenticate tutto, per cortesia.

2**
Ragazzi, state commettendo un grosso sbaglio.

8 pensieri riguardo “Prima visione – The Hangover Lascia un commento

  1. Aiuto Vampiro credo di vederlo anch'io…cmq… capita proprio a pennello…questo l'ho visto oggi…. commedia senza nessuna pretesa, giusto per passare due ore …dato che fuori diluvia e non sai che caspita fare …. riesce a farti fare due risate e finisce li la storia 🙂

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