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Star Trek di J.J.Abrams – È tutta un’altra storia

Star-Trekstar trek abramsStar Trek non inventa nulla di nuovo nella mitologia di genere, anzi. Abrams pesca a piene mani nel meglio che la fantascienza popolare ha prodotto negli ultimi trent’anni da Star Wars a Ritorno al futuro passando anche per Jurassic Park, ma anche a quello che il suo di universo di riferimento e che abbiamo imparato ad amare nelle serie tv che ha creato e prodotto.

Però… Il risultato è fantasmagorico, grandioso, a tratti toccante. Abrams regala al pubblico esattamente ciò che vuole vedere: battaglie spaziali, phaser spianati, pianeti distrutti, corpo a corpo vecchio stile riuscitissimi, toccando tutti i tasti giusti, quelli che l’inventore di Lost, Alias e Cloverfield conosce benissimo per arrivare al cuore e alla testa dello spettatore, ma anche degli appassionati della serie originaria: più di un momento è evocativo di passaggi e simboli fondamentali della serie creata da Gene Roddenberry (a cui il film è dedicato), sottolineato dagli applausi del numeroso pubblico accorso all’anteprima, ad evidenziare l’apprezzamento e l’efficacia.

Non solo e non abbastanza, Abrams ricrea letteralmente “Star Trek”, tracciando, passo dopo passo, tutti gli elementi essenziali che comporranno il codice genetico di ciascun personaggio: Uhura (la perfino troppo bella Zoe Saldana), McCoy e uno Scotty affidato ad un Simon Pegg efficacemente sopra le righe. Dopo questa esperienza cinematografica vi sembrerà di non aver mai visto Star Trek al cinema tanto per il genere è estrema e definitiva l’opera, e pensando a quanto è superiore alle altre esperienze su grande schermo delle avventure dell’Enterprise. Però, non ci sono solo magie ed effetti speciali: Abrams ri – digita completamente il rapporto tra due dei personaggi più conosciuti del cinema e ovviamente della televisione, Spock e Kirk, ne delinea le personalità e costruisce un interessante intreccio psicologico tra i due.

Forse convince poco – e dispiace segnalarla come la parte debole – lo snodo affidato a Leonard Nimoy, un escamotage narrativo forse un po’ abusato e logoro, che risolve troppo semplicisticamente la vicenda (volutamente ometto i dettagli per non influenzare la visione oppure offrire spoiler che la rovinerebbero). Resta evidente che quando lo Spock originario pronuncia la frase “Live long and prosperly”, accompagnata dal gesto di saluto vulcaniano, la sala è letteralmente venuta giù dagli applausi.
Niente da dire JJ, la missione alla scoperta di nuovi mondi è iniziata alla grande.
 
PS: una cosa, però, ve la dico: non c’è Richard Alpert.
bianca
****&1/2bianca 2
Fa un po’ di tutto, anche se tutto quello che fa è bello ma inutile, un po’ come la matematica pura: magari non serve, ma è sublime.

11 pensieri riguardo “Star Trek di J.J.Abrams – È tutta un’altra storia Lascia un commento

  1. niente jacob (che per quanto mi riguarda è il mistero + grande di lost insieme al tempio e al mostro fatto di fumo).
    vai tranquilla, come ho titolato “è tutta un’altra storia”

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  2. Personalmente non l’ho trovato superlativo, soggetto ottimo, inizio promettente, attori simpatici e sorprendentemente bravi, substrato (Star trek) che è sempre stato sinonimo di fantascienza ed esplorazione dei nuovi mondi (forse in italia più fesseria e culto del pigiamino)
    Quello che non ho gradito è il notevole calo per la troppa azione, effetti speciali, che succhiano il tempo ad una rifinitura della sceneggiatura. Non importa come si chiama il film o di cosa parli, se è definito fantascienza e versione modernizzta di una saga ma poi mi ritrovo molti stereotipi, strizzatine al blockbuster e fantascienza anni ’50 come faccio a dire che è moderno? Di moderno c’è la regia, gli effetti speciali, il design delle astronavi, le scazzottate, il resto è roba da fumetto, potenzialmente bellissimo ma con difetti grossi come una casa per qualsiasi film anche non trek, diciamo “un luccicante involucro di pezzi di vecchi flipper”, un giocattolone godibile e divertente. Aspetto il sequel

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  3. Caro anonimo (firmatevi ragazzi, firmatevi) io potrei anche essere d’accordo con te. penso questo però:
    a) cacchio è Star Trek, mika Ionescu – cioè, se mi vuoi offrire una riflessione sulla natura dell’uomo nel XXVIII secolo sto qui, accomodati ma alla fine questi film non devono proprio essere dei giocattoloni?
    b) spesso, secondo me, si incorre nel pregiudizio di valutare un prodotto artistico per quel che ci si aspetta e non per quel che è, in sé, come spesso capita di valutare un film tratto da un libro in base a quanto è fedele la trasposizione. Se il risultato è lo shining di kubrick, per quanto mi riguarda stephen king può starnazzare tutta la notte come le papere del campidoglio, io mi godo il film;
    c) è vero è pieno di stereotipi e infatti sono daccordissimo con te. Secondo me dietro c’è l’idea di intrattenere il pubblico solleticando ciò che ben conosce e toccando tutti i tasti giusti per passare due ore di svago, uno degli obiettivi (non l’unico, soprattutto oggi) con cui è nato il cinema.
    d) secondo me Abrams crescerà, più diventerà forte grazie agli incassi che gli stanno garantendo questi prodotti, più avrà la libertà di gestire un progetto come vuole lui, senza pensare a quanto pubblico verrà a vederlo.
    Torna a trovarci!

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  4. Nel valutare Star trek mi sono posta come se non lo avessi mai visto e sinceramente ero solo curiosa non prevenuta né favoreggiante, non sbavo per abrams e nemmeno lo disprezzo. Lo ritengo un film di passaggio, proporre un giocattolone la ritengo una strategia un po’ offensiva per gli spettatori, come a dire che non siamo in grado di apprezzare qualcosa di più profondo di una scazzottata. Giustamente dovendo riavviare una saga non poteva fare granché, il vero banco di prova secondo me non è tanto questo film ma proprio il sequel. ciao 🙂
    Vale – Recensioni à Go Go

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  5. scuusate se non siete trekker fate la cortesia di non decidere se sia fruibile anche per un trekker o non. Abrams ha detto che è per i non fan, leggi superficiali a cui piace Fast and furious e wolverine

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  6. infatti inmmagino che i trekker pasteggino a proust prima di guardare Kirk 😉

    Non c’è niente di più profondo di ciò che si agita sulla superficie.

    Ti prego torna a trovarci, con una firma 😀

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