Elenco delle cose che mi sono piaciute di Waitress

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Ovviamente, le torte.
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Keri Russell, nuova frontiera della gnocca low profile.
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La battuta "dove vai? A vomitare" non ha mai avuto un significato così pregnante.
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La leggerezza e la semplicità: quando non nascondono supponenza o snobbismo sono qualità che aggiungono peso specifico al film, invece di affondarlo nella protervia e nelle pippe teoretiche (mi riferisco a "Matrimonio all’inglese" pellicola che vuol esser lieve, ironica e profonda ma alla fine è semplicemente senza alcun peso, ma questa è un’altra storia).
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Cacchio c’è Matlock, evidentemente avevano finito il budget dopo i titoli di testa.
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Uno non può non essere colpito dalla sceneggiatrice regista e qui attrice nei panni della cameriera svampita Dawn, Adrienne Shelly, uccisa da un vicino a cui aveva chiesto di fare meno rumore (se non altro perché i miei vicini sono molto caciaroni).
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Il marito di Jenna deve essere aiutato in qualche modo. È più cattivo di Raul, il protagonista di Tony Manero.
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La battuta "Sono abbastanza felice: non mi aspetto molto, non do molto, non prendo molto. Di solito godo di quel che capita. Sono fatto così" pronunciata con la sicumera del Kevin Costner di Bull Durham.
**½Non sei andato malissimo ma neanche troppo bene… come il Tottenham
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Non son ancora riuscita a vederlo…:(
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Io ricordo che avevo amato tantissimo la fotografia e quei contrappunti tra preparazione delle torte viste quasi a filo di piombo e momenti della vita di lei.
Però nel complesso un po’ ruffiano e autoconsolatorio come tipico dell’indie americano…
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concordo con te su tutti e tre i punti
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mi hai incuriosito, penso che lo guarderò!
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@Mnasi, e allora torna presto a farmi sapere cosa ne pensi!
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