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Visioni successive – L’amore al tempo di Mumbai (perchè cambiare nome ad una città…). Attenti, spoiler

millionaireBella la regia (scattosa, visionaria e virtuosa il giusto), bella la fotografia (sporca e vivace come i vicoli di Mumbai), bella la musica (un incrocio genetico tra dance e tradizione indiana), bello il montaggio (che asseconda le peripezie della macchina da presa). Tutto bello in The Millionaire, tentativo del regista di Danny Boyle di mescolare denuncia e analisi del nostro mondo globalizzato (i grattacieli in costruzione di Mumbai che sovrastano la Bidoneville, scheletri di cemento che dominano un pavimento di lamiere accartocciate, dando a tutto questo mondo in divenire un senso di precarietà senza fine), sogni consegnati ormai alla televisione (da accattone a sultano, il tutto in diretta tv), innaffiato di cultura pop (le icone del cinema indiano o le star del piccolo schermo), ma rovinato da un finale convenzionale con il classico bacio tra innamorati stile “Beautiful”, e solo in parte salvato dal balletto in salsa Bollywood sui titoli di coda.

Bella l’idea di consegnare alle risposte di un quiz la storia di una vita, di rapporti familiari che si costruiscono e si spezzano, e della gestazione di fenomeni sociali: del resto non siamo quello che apprendiamo sui libri, così come per Palahniuk e Tyrel Durden non siamo quello che guadagniamo. Siamo le nostre esperienze, belle o brutte che siano, e il mondo che ci circonda è il risultato delle nostre vite e delle nostre azioni. In tutto questo, complimenti per la scelta della protagonista femminile, Freida Pinto, una con cui il caso di fare qualche esperienza e che, ricordo a tutti, non è l’esterno destro di centrocampo dell’Atalanta.

2 e mezzo buono**½

Non sei andato malissimo ma neanche troppo bene… come il Tottenham

6 pensieri riguardo “Visioni successive – L’amore al tempo di Mumbai (perchè cambiare nome ad una città…). Attenti, spoiler Lascia un commento

  1. sono andata vederlo sabato

    non posso che convenire con te su “quasi tutto”: fotografia fantastica, ma il finale…..

    non che volessi finisse male, eh…però boh, mi sembra che ci sia qualcosa che non va

    il “quasi tutto” è il balletto finale….no te prego!!!!

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  2. se penso al balletto rido da solo… mi sembra un momento di leggerezza unico, soprattutto riflettendo a posteriori su un film come sunshine, per il quale intendo conferiti gli oscar di millionaire

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