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TagSerie TV

Task: Mark Ruffalo senza Hulk, rapine, sensi di colpa e America marcia

Task è la nuova serie tv HBO creata da Brad Ingelsby, disponibile in Italia su Sky e NOW, con Mark Ruffalo protagonista: un crime disperato e umano che mescola rapine alle “drug house”, FBI in crisi esistenziale e famiglie sfasciate nella periferia operaia di Philadelphia. In questa recensione di Task proviamo a capire perché la serie con Ruffalo, Tom Pelphrey ed Emilia Jones non è solo un’ottima crime story, ma una delle storie più dolorosamente umane dell’anno.

Mr. Scorsese – Il Santo Patrono del Cinema si confessa

C’è un momento in Mr. Scorsese, il nuovo documentario in cinque puntate diretto da Rebecca Miller (figlia di Arthur, moglie di Daniel Day-Lewis, quindi sì: il livello di cinefilia genetica è tipo DNA Criterion Collection), in cui qualcuno,  dice una cosa che ti apre lo sterno come una lametta: “È un sensualista ma lavora come un minatore. E ha la vocazione dell’uomo di chiesa. E nel caso di Marty capisco che questa è la sua cocaina”. 

Alien: Earth – Noah Hawley porta lo xenomorfo su Disney+ (e pure dal terapista)

Ve lo avevano detto: mai portare lo xenomorfo sulla Terra. Tabù assoluto della saga, da Ridley Scott in giù. E invece Noah Hawley, l’uomo che con Fargo ha trasformato il Midwest in un luna park di sangue e con Legion ha fatto trip mentale su trip mentale, ha deciso che era ora di giocarsi la carta proibita. Risultato: Alien: Earth, serie Disney+ che prova a mescolare Ridley Scott e Blade Runner, Musk e Zuckerberg, maternità tossiche e cyborg in transizione con l’anima di un bambino. Un caos? Certo. Funziona? Incredibilmente, sì.

L’Eternauta – Gli alieni, la neve e la miseria umana

Quattro amici, un tavolo da gioco, l’atmosfera da briscola del sabato sera e poi puff: tutto si spegne. Luci, telefoni, radio. Fuori, la gente cade a terra come se avessero appena annunciato l’ennesimo rincaro Netflix. È la neve. Una neve assassina, che non viene da Cortina ma da qualche incubo distopico. Scende lenta, luminosa e letale. E qui già capisci che non sarà una roba tipo Love Actually.

Così comincia L’Eternauta

The Last of Us 2: Recensione tra psicologi, funghi e gente che non si lava – Con le migliori frasi e citazioni

Fedeltà o non fedeltà questo il dilemma… e non stiamo parlando di corna e storie sentimentali ma della seconda stagione di The Last of Us che a quanto pare ha sconvolto i fan del videogioco. E come sapete benissimo a noi non ce ne frega niente. Perché un titolo che fu elogiato per le sue qualità narrative e “cinematografiche” torna letteralmente a casa, la tivvù, la serialità, lo “streaming” nel formato serie tv, senza però la sua caratteristica peculiare: l’interattività.

Adolescence su Netflix– una recensione in piano sequenza

“Adolescence”, la nuova miniserie Netflix diretta da Philip Barantini, è un dramma intenso girato interamente in piano sequenza. Con una narrazione mozzafiato, affronta temi come bullismo, cyberbullismo e incomunicabilità generazionale, mettendo a nudo il divario tra genitori e figli nell’era dei social media. Ecco perché è la serie di cui tutti parlano.

Disclaimer ovvero l’insostenibile leggerezza del punto di vista

Sarebbe facile raccontare che in Disclaimer c’è un intero episodio girato come un porno, sarebbe il punto di vista di un maiale e Disclaimer è una serie tv sui punti di vista, su come sia facile assorbirne uno, acriticamente, solo perché ci è presentato come oggettivo, rinunciando all’analisi e alla riflessione. Spegnere il cervello, come quando spolliciamo sui social.