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Prima visione – Tre gradini sotto American Pie… facciamo quattro

Quando ho letto che Finalmente maggiorenni era la trasposizione cinematografica di una serie televisiva inglese, ho subito pensato a Misfits. “So’ inglesi, nun po esse ‘na cazzata”, mi sono detto (Sapete, tra me e me parlo in romanaccio… veramente anche nella vita reale… io mi capisco, chi me sta ‘ntorno un po’). Così me’mparo a nun annà a legge su Wikipedia. Finalmente maggiorenti sarebbe The inbetweeners che in patria ha avuto un discreto successo per tre stagioni, ed è stata anche nominata ai Bafta. Non vi fidate dei Bafta. Storie e problemi di giovani adolescenti inglesi: “tromberò? Quando tromberò? Trombare o non trombare, questo è il dilemma” (probabilmente un adolescente inglese lo pensa in inglese, credo, penso, so’ quasi sicuro). Una roba così. Mentre la serie riguardava la squallida vita quotidiana di adolescenti ingrifati, nel film li portano a Creta, a fare le figure di merda che fanno gli inglesi in vacanza. Non vi fidate degli inglesi, per un Misfits tirano fuori una porcata così. Finalmente maggiorenni è la versione volgare di American Pie, tre gradini sotto American Pie, un film che vorrebbe scimmiottare Suxbad ma non riesce neanche a lustrargli il piffero, un film la cui filosofia è “va dove ti porta il cazzo”, in cui c’è uno che gira con un pezzo di cacca sul naso, uno che assomiglia a James Franco, e devo dire che come metafora di James Franco mi è piaciuta, ma ci pensate a vedere uno che assomiglia a James Franco con un pezzo di cacca sul naso? E che va in giro su una barca piena di gnocche ubriache a chiedere perchè sente puzza di cacca e… Capito? Sono rimasto fino alla fine perchè temevo che uscendo prima sarei rimasto imbottigliato nel traffico romana del Natale. Capito che roba?

* C’è qualcuno che parla la mia lingua? O almeno il greco antico?

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