Serial&Co(cci) – Gangs of Atlantic city

Serial sul proibizionismo per Martin Scorsese che, tra le altre cose, deve aver pensato che gli faceva comodo qualcosa per arrotondare. Boardwalk Empire è ambientato ad Atlantic City negli anni Venti ed è una classica storia “alla Scorsese”, con i gangster, la violenza abbastanza cruda, un po’ di sesso, un cast eccellente e la trovata di colorare il tutto con figure storiche del crimine come Lucky Luciano e Al Capone. Il pilota – presentato in pompa magna al Festival Internazionale del Film di Roma malgrado sia disponibile online, non solo il pilota ma già i primi sette episodi – è l’occasione per ammirare lo splendido occhio di Martin che si muove tra le ambientazioni che tanto ama, quella di un’epoca dorata che ho l’impressione che lui cerchi di rende più splendente di quello che fosse in realtà. Momenti dedicati al “come eravamo”, come ci divertivamo, come ci arrangiavamo nei pedinamenti quando non c’erano internet, isatelliti, i telefonini, e le intercettazioni; soprattutto, un paio di scene grandiose, che sarebbe superfluo dire “girate da Maestro” ma anche montate come se non ci fosse un domani.
Bellissimo il cast: Steve Buscemi (bravissimo come sempre, non è una notizia), Michael Pitt (Funny Games e orgogliosamente vorrei ricordare Dawson Creek), lo straordinario Michael Shannon (visto in Revolutionary Road), Michael Stuhlbarg (A serious man) e una bonazza colle tette finte che probabilmente era l’unica fuori parte, ma comunque che carrozzeria.
La serie è stata confermata per una seconda stagione dopo il primo episodio ma al settimo gli spettatori americani si sono quasi dimezzati, attestandosi intorno ai 2 milioni e 600 mila, contro i 4 milioni e 810 mila del pilota.
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Per me siamo dalle parti del capolavoro (televisivamente parlando ovviamente).
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