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Prima visione – Perchè sei così serio?

rabbitholeRabbit Hole è un film in cui Aaron Eckhart (ex Due Facce) è sposato con Nicole Kidman (ex Faccia Gonfia in Australia, però non il Paese, il film di Luhrmann), hanno perso tragicamente il figlio e cercano di fare i conti con questa cosa senza perdersi come coppia. Ognuno troverà la sua strada per superarla e, come ovvio, ciò rischierà di dividerli.
Eckhart trova conforto facendosi le canne in macchina con una tipa conosciuta alle riunioni del gruppo di supporto dei genitori che hanno perso un figlio; Kidman nello stabilire un contatto con il ragazzo che ha travolto suo figlio nel vialetto con la sua automobile di fronte casa sua.
Il film è girato da un tizio che quando nomini ottieni la stessa reazione che 50 anni fa avevi pronunciando Kubrick,  40 anni fa Scorsese, 30 Ridley Scott, 10 Nolan e non chiedetemi nulla degli anni Novanta perchè dormivo e ascoltavo gli U2. Ah, giusto, il tizio è quello che ha girato un film porno con la prosopopea di un Beckenbaeur che esce dall’area di rigore, testa alta, braccio al collo e blackberry in una mano mentre chatta su FBK con Mark Zuckerberg, twitta con Biz Stone e gioca a scopa con Kasparov. Insomma, un tipo con un ego che la metà basta, tant’è che io non mi ricordo come si chiama e soprattutto non ho voglia di cercare. Il porno si chiamava Shortbus e ricordo che facendo zapping a casa mia durante in una cena con degli amici, ha rischiato di trasformarmi la serata in un festino di Silvio Berlusconi. Un festino in cui si fuma dell’erba per dimenticare i propri problemi e poi si fa altro. Ma non è il mio caso né quello dei miei amici, anche se loro magari qualche canna se la fanno, in macchina, tanto per stare allegri. Beh, vi basti sapere che era quello che volevo fare io alla fine della proiezione, sopraffatto dall’amarezza, dalla faccia immota della Kidman, dagli addominali laterali di Eckhart, e da un film che mi pone una domanda: perchè? Perchè un film così? Non pensate che sull’argomento si sia detto e fatto già molto? Me stai ancora a fa le scene madri con la madre (scusate la ripetizione) che corre urlando, tutto al rallenti che manco John Woo, la metafora di un qualcosa, che dovrebbe rappresentare un qualcosa di consolatorio ma anche se non lo è, è meglio. Cioè, più nun c’entra un cazzo, meglio è per il film, così passi il tempo a chiederti cosa cazzo vuol dire la metafora e non ti rendi conto che ti stanno vendendo dell’erba da fumarti in macchina con chi vuoi tu. Ma responsabilmente.
Ora non ricordo esattamente cosa volevo dire ma spero che si sia capito che Rabbit hole mi è piaciuto, è un buon film, ottimamente girato e ben interpretato ma se scomparisse oggi dalla faccia della Terra a nessuno verrebbe un dubbio tipo “ma ti ricordi il film con Nicole Kidman e quello con la logorrea che ha fatto Due Facce? Come si chiamava quel film?”. E in risposta: “Cosa cazzo ti sei fumato Stefano”. Eh, appunto, cosa cazzo mi sono fumato?

3 e mezzo buono***½

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Un pensiero su “Prima visione – Perchè sei così serio? Lascia un commento

  1. D'accordissimo sull'esistenza di ottocento film che trattano l'argomento. Però questo, scena madre con la madre a parte, lo faceva in modo non poi così retorico o melodrammatico. Anzi l'ho trovato molto asciutto. E mi è piaciuta la metafora del Rabbit Hole…e pure Due Facce che secondo me ha recitato bene. Per il resto siamo d'accordo, pure sul voto.

    Ale55andra

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