Generazione 1000 euro – Sai quanti ne ho visti di film così?
Amici lettori, benvenuti nell’angolo della retrospettiva. Torniamo nel 2001 e parliamo di Santa Maradona, un film su due amici, due giovani che hanno i problemi dei giovani d’oggi: non riescono a trovare un lavoro decente, pagato in maniera decente, con un contratto decente. I due ragazzi passano tutto il tempo a cazzeggiare sul divano di una casa che cade a pezzi, e dove c’è un coinquilino che non si vede mai ma se ne parla continuamente. Nella vita di entrambi entra una ragazza e le cose cambiano, e poi un’altra e poi un’altra… Uhm scusate mi dicono dalla regia che il film si intitola Generazione Mille Euro… Che? Lo gira il regista della Gialappas e di Aldo, Giovanni e Giacomo? Ah è una sitcom! Come? È un film impegnato ma che vuole sorridere sul problema del lavoro precario? O Madonna… sì… in effetti il protagonista non è quello che faceva lo stagista in Boris? Non mi dire che è lui si tromba la Crescentini? Ah! Ma allora è un film di denuncia vero, stile Wertmuller, la classe operaia va in paradiso e lo mette in quel posto ai potenti… Nooooo… ma questo film è assolutamente irreale… Cioè… Tiberi ha a sua disposizione la Inaudi, la Lodovini e la Crescentini? E allora perché ha quel muso lungo per tutto il film? Dovrebbe camminare sulle mani, portare l’acqua con le orecchie a chi ce lo ha messo alle dipendenze della Crescentini, per poter verificare la teoria di Jack Nicholson, quando nei panni del Colonnello Nathan R. Jessep in Codice d’onore pronunciò le sempiterne parole sulle quali fisici quantistici di tutto il mondo ancora dibattono: “Eh sì, se non ti sei mai fatto fare un pompino da un tuo superiore… beh ti sei perso la parte migliore della vita, mi dispiace!”. Non contento, l’amico coinquilino gli ha portato a casa la Lodovini.
Vabbè, Generazione 1000 Euro è un film che non si pone il problema della veridicità se è vero che Tiberi tocca le tette della Crescentini e della Lodovini e lo può andare a raccontare agli amici ma comunque lamentarsi, e se anche nella partita di basket fra amici si violano palesemente le regole base, un momento sportivo feticcio-residuo della partita a pallone dei Salvatores o delle accanite con la palletta di gomma degli stessi Accorsi/De Rienzo nell’originale di cui Generazione 1000 euro è, evidentemente il remake. Il questa ottica il regista…. mhm scusate, mi dicono dalla regia che Generazione 1000 euro è un’opera originale tratta da un libro tratto da un blog di gran successo qualche anno fa, talmente inverosimile che il protagonista chiude la sua avventura con un sorriso ebete e soddisfatto per aver rinunciato alla Inaudi prima e alla Crescentini poi, accannato Barcellona, fidanzato con quella buzzicotta della Lodovini (sempre meglio di un calcio nelle palle, sapete) ma soprattutto costretto per tutta la sua scialba vita a guardare fuori dalla finestra per vedere gli orribili tetti rossi di una Milano ancor più brutta di quel che io stesso ricordavo (e vi giuro, io Milano la odio – a proposito ma come mai ogni volta che guardo un film ambientato a Milano la città è talmente anonima che sembra una Manchester o una Newcastle o una Edimburgo uscita dritta dritta da quei film alienati e alienanti degli anni Novanta inglesi in cui i protagonisti se la prendono con la Thatcher e con la città brutta, sporca, inquinata, alienata e alienante?).


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cazzarola Cocci, se abitassi a Milano un po’ mi offenderei….vabbè che sei de Roma e Roma tutto può, però….. 🙂
E cmq Roma è sempre Roma (vengo x i mondiali di nuoto, suggerimenti?)
detto questo, sto film me lo hai talmente distrutto che non credo proprio andrò a vederlo….sei sempre prezioso nelle scelte…
aspetto tua opinione su Pedro e Bellocchio
(e parlami bene di Filippo Timi!)
ciao!
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@micol: dipende da quali suggerimenti vuoi… io ti consiglio caldamente una giornata a villa borghese, spaparanzata sull’erba ma con la possibilità di visitare musei (museobilotti.it con una collezione permanente di dechirico), villa medici con i suoi giardini e le sue mostre, diversi istituti di cultura come quello giapponese che propongono ottime iniziative. trovi tutto su villaborghese.it. Poi, se “voi magnà” è tutta un’altra storia…
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a’ cò, voglio anche magnà, ovvio!
🙂
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Santa Maradona a confronto è un capolavoro assoluto
nickoftime
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